Lo sapevate? A Roma si trova uno dei ristoranti più piccoli d’Italia

Lo sapevate? A Roma si trova uno dei ristoranti più piccoli d’Italia. In via Vetulonia (quartiere Appio Latino) al civico 52d, si trova un ristorante microscopico che (già ben prima delle regole della pandemia da Coronavirus) può ospitare pochi clienti
Lo sapevate? A Roma si trova uno dei ristoranti più piccoli d’Italia.
In via Vetulonia (quartiere Appio Latino) al civico 52d, si trova un ristorante microscopico che (già ben prima delle regole della pandemia da Coronavirus) può ospitare pochi clienti (massimo venti per volta). Pochi metri quadri, pochi tavoli, pochissimo personale, attenzione massima alle pietanze e al cliente, atmosfera unica: il menù varia ogni giorno e combina la cucina romanesca con la creatività del cuoco. Scopriamo insieme come si chiama (perché ha un nome così curioso) e dove si trova questo luogo così particolare.
Il ristorante di cui parleremo si chiama Osteria 22quattro.
Si tratta del ristorante più piccolo di Roma, a conduzione familiare. Pane, pasta e dolci sono fatti in casa. Il cuoco è Andrea Caloprisco, romano di 43 anni, ha iniziato lavorando alla Pergola di Heinz Beck. Dopo un anno si trasferisce in Francia, a Strasburgo, dove lavora nel ristorante Le Cerf (2 stelle Michelin). Tornato a Roma dopo diverse esperienze in ristoranti di livello, nel 2011 decide di aprire questo ristorante. L’osteria 22quattro ha questo nome perché i due figli del cuoco sono entrambi nati il 22 aprile.
La cucina è tipica, ma lascia ampio spazio alla fantasia dello chef che ogni giorno prepara la pasta all’uovo, le focacce e i dolci con ingredienti freschi selezionati.
La caratteristica di avere pochi tavoli consente ai gestori di fare degustare i propri piatti curando ogni particolare e dedicando cura e attenzione agli ospiti.
Le recensioni e il cibo confermano la magia di questo piccolo posto: la cucina è ottima, con materie prime ottime e il locale è simpatico e accogliente. Il prezzo poi è decisamente abbordabile rispetto ad altri ristoranti romani. La clientela è eterogenea. L’ambiente è piccolo ma intimo, per questo è meglio prenotare con 2/3 giorni di anticipo. La creatività dello chef e la qualità delle materie prime rimangono inalterate indipendentemente dal momento e dalla quantità di clienti presenti in sala.
Uno stile sobrio, essenziale, nella stanza a misura d’uomo, dove la prima impressione di esiguità dello spazio viene superata dal conforto della protezione che sa dare un luogo caldo, educato, gentile, dove si sente l’odore delle cose buone.
Punto di forza, la pasta fatta in casa. Le ricette cambiano ma fisse sono alcune scelte di stampo romanesco: gricia, carbonara, saltimbocca, frattaglie, anatra in tutte le salse.
Da apprezzare poi l’originalità negli accostamenti, nei condimenti, fin dagli antipasti. Ottimi e particolari i dolci.
Nella lavagnetta sempre spunti creativi, quell’ingrediente accattivante che dà un accento superiore al piatto. Personale sobrio, educato, preciso. Nessun ciarlare, nessun pontificare sui piatti, nessuno sbandierare presunte qualità, ma solo l’evidenza dei fatti: caso raro in città.
Il locale si affaccia su via Vetulonia nel cuore del quartiere Appio Latino, San Giovanni (Roma)
Prima della pandemia era aperto pranzo e cena 7 giorni su 7. Organizza corsi di cucina. Ha vinto un premio del Gambero Rosso come miglior crostata del 2015. Ha il certificato di eccellenza di Tripadvisor.
Nelle vicinanze si trova il tempietto di San Giovanni in Oleo del Borromini e la basilica di San Giovanni a Porta Latina.
Nelle pressi del ristorante si trova poi un altro locale molto famoso a Roma: il ristorante-pizzeria “Roma 1927” tempio dei tifosi giallorossi. Un luogo non casuale perché nella strada è nato ed ha abitato il grandissimo ex capitano giallorosso Francesco Totti. In zona si trova anche la scuola Alessandro Manzoni (1932, in stile razionalista, di Ignazio Guidi) frequentata dallo stesso Totti. Il nome della strada ricorda la località toscana, frazione del comune di Castiglione della Pescaia, una delle più fiorenti città etrusche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA