Lo sapevate? A Roma si trova il cimitero dei poeti e degli artisti

Lo sapevate? A Roma si trova il cimitero dei poeti e degli artisti. Si trova nel rione Testaccio, vicino a Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia e si tratta di un luogo molto particolare e dal grandissimo fascino, non un luogo
Lo sapevate? A Roma si trova il cimitero dei poeti e degli artisti.
Si trova nel rione Testaccio, vicino a Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia e si tratta di un luogo molto particolare e dal grandissimo fascino, non un luogo tetro e triste, ma un posto suggestivo, sicuramente romantico, molto amato dai visitatori, dai turisti e dagli stessi romani (non molti per la verità, diversi infatti lo confondono con il vicino cimitero di Guerra del Commonwealth), che lo frequentano per compiere delle passeggiate rilassanti. Il Cimitero Acattolico di Roma fu creato nel 1716 per quegli stranieri non cattolici che chiedevano di essere seppelliti nella Capitale. Il cimitero è chiamato anche “degli artisti e dei poeti” e ospita tanti esponenti del mondo culturale, tra cui Antonio Gramsci, Emilio Lussu e Andrea Camilleri.
Ospita le tombe di poeti, scrittori, artisti, intellettuali in genere: John Keats, Percy Bysshe Shelley, Willian Story, quelle di Antonio Gramsci, Emilio Lussu, Dario Bellezza, Carlo Emilio Gadda, Luce d’Eramo, Simonetta Colonna di Cesarò.
Le persone che non appartenevano alla religione cattolica non potevano essere seppellite in terra consacrata, nel 1716 quindi Papa Clemente XI accordò che fossero interrati in una zona dietro la Piramide Cestia.
A partire dal 1700 infatti Roma cominciò a essere meta di pellegrinaggio da parte di molti attori, poeti, scrittori e artisti, che venivano nella capitale per godere della sua arte e della sua cultura. E, a volte, capitava che lì vi morissero. Molti di questi vennero sepolti di notte, perché accadeva spesso che gruppi di cattolici e fanatici religiosi attaccassero il feretro.
Si tratta di un luogo magico e sorprendentemente silenzioso in cui passeggiare, nonostante si trovi affianco ad una delle piazze più trafficate di Roma.
Nel giardino altissimi cipressi, emozionanti e toccanti lapidi, spesso con la Piramide come sfondo: “Il cimitero più bello e solenne che abbia mai visto” disse il poeta Percy Bysshe Shelley, che qui riposa, insieme a molti altri stranieri non cattolici, morti a Roma. Il cimitero è diventato nei secoli un luogo monumentale e magnifico, molto meno triste di tanti altri campisanti della città.
Una curiosità: nel perimetro del cimitero è presente una colonia felina, una delle tante presenti nella capitale. È infatti molto comune imbattersi in gatti che si aggirano indisturbati fra le tombe. Sempre all’interno del cimitero è ospitata la tomba del gatto Romeo, un esemplare di felino ospite del locale gattile. Pare che in vita sia stato molto amichevole e benvoluto dai visitatori. È situata in un angolo appartato e seminascosto dalla vegetazione, nei pressi del sepolcro di Antonio Gramsci. Sulla pietra sono incisi la sagoma di un gatto, il nome e l’anno della morte (2006).

© RIPRODUZIONE RISERVATA