Lo sapevate? All’epoca dell’impero romano moltissimi gladiatori erano vegetariani

Lo sapevate? All’epoca dell’impero romano moltissimi gladiatori erano vegetariani. Quelli che erano considerati i grandi sportivi (ma in palio mettevano anche la propria vita) in epoca antica seguivano già una dieta molto particolare. Analizzando reperti ossei di alcuni gladiatori della
Lo sapevate? All’epoca dell’impero romano moltissimi gladiatori erano vegetariani.
Quelli che erano considerati i grandi sportivi (ma in palio mettevano anche la propria vita) in epoca antica seguivano già una dieta molto particolare.
Analizzando reperti ossei di alcuni gladiatori della città romana di Efeso, in Turchia, gli scienziati hanno rilevato alte percentuali di stronzio (elemento presente nelle proteine vegetali fornite da legumi, nel latte e nei cereali) e basse di zinco (presente nelle proteine animali).
La percentuale di stronzio è doppia rispetto a quella contenuta nelle ossa delle persone che vivevano allora nei pressi di Efeso. Lo riporta uno studio del medico austriaco Karl Großschmidt, che ha effettuato studi sui resti di alcuni eroi dell’arena. Ciò significa che i gladiatori erano pressoché vegetariani: mangiavano meglio dei poveri, ma non erano carnivori come ci si aspetterebbe da uno sportivo.
l gladiatore era un particolare lottatore dell’antica Roma. Il nome deriva da gladio, la spada d’ordinanza del legionario romano passata in uso anche ai lottatori. La pratica dei duelli tra gladiatori proviene dall’Etruria e, come molti altri aspetti della cultura etrusca, anche questa fu adottata dai Romani.
La sua origine è da ricollegare all’istituzione del cosiddetto munus, un “dovere”, un “obbligo”, una munificenza privata di fornire un servizio o un contributo alla sua comunità. Nell’antica Roma, i munera erano quindi le opere pubbliche realizzate per il bene del popolo romano da soggetti facoltosi e di alto rango.
Il primo spettacolo con gladiatori si svolse probabilmente nel 264 a.C. Nel 105 a.C. i giochi divennero pubblici.
Il numero degli spettacoli gladiatorii aumentò in modo esponenziale durante l’Impero. La dinastia Flavia, iniziata con l’imperatore Vespasiano, fece costruire il più grande e più famoso anfiteatro del mondo, l’anfiteatro Flavio, successivamente conosciuto dal Medioevo con il nome di Colosseo. Nel IV secolo, l’imperatore Costantino I, dopo aver abbracciato la fede cristiana, li proibì. Ma attraverso varie peripezie andarono comunque avanti. La loro grande popolarità fece in modo che questi giochi continuassero più o meno saltuariamente nonostante le proibizioni, in particolare nelle città lontane dall’Imperatore e dalla sua corte (come Roma) dove gli ultimi spettacoli gladiatori arrivano ad essere celebrati nei primi anni del medioevo.
Ritornando alla dieta dei gladiatori, in conclusione, gli stessi Romani, in qualche modo, avevano capito che certi alimenti sono essenziali per le ossa, le rinforzano e le fanno guarire più rapidamente. Non a caso i gladiatori erano soprannominati hordearii, cioè “mangiatori d’orzo”.

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