Lo sapevate? Nel 1937 Alberto Sordi vinse un concorso per doppiare la voce di Ollio

Lo sapevate? Nel 1937 Alberto Sordi vinse un concorso per doppiare la voce di Ollio. Alberto Sordi, uno dei più grandi attori e artisti romani di sempre, nel 1937, quando ancora non era famoso, vinse un concorso indetto dalla Metro-Goldwyn-Mayer
Lo sapevate? Nel 1937 Alberto Sordi vinse un concorso per doppiare la voce di Ollio.
Alberto Sordi, uno dei più grandi attori e artisti romani di sempre, nel 1937, quando ancora non era famoso, vinse un concorso indetto dalla Metro-Goldwyn-Mayer per doppiare la voce di Oliver Hardy, l’Olio del mitico duo Stanlio e Ollio.
La compagnia cinematografica, resa celebre dal mitico leone ruggente, infatti stava cercando in Italia nuove voci che doppiassero due fra gli attori più celebri al mondo.
Il duo comico, noto come Stanlio e Ollio (in Italia famoso anche come Cric e Croc), in quegli anni spopolava, trascinando migliaia di persone al cinema. Da una parte lo smilzo Stanlio e i capelli sempre spettinati e quell’espressione perennemente confusa. Dall’altra il grasso Ollio, con la sua immancabile frangetta, i baffetti a spazzolino e il naso a patata. In mezzo le loro irresistibili gag, che riscuotevano successo ovunque.
Rientrato nella capitale dopo un’esperienza non proficua al nord, Sordi nel 1937 trovò lavoro come comparsa a Cinecittà, apparendo nel film kolossal Scipione l’Africano in un ruolo da generico soldato romano. Nello stesso anno vinse il concorso indetto dalla Metro-Goldwyn-Mayer per doppiare la voce di Oliver Hardy (inizialmente presentandosi con lo pseudonimo Albert Odisor), insieme a Mauro Zambuto, che prestava la voce a Stan Laurel. Come Sordi stesso raccontò nel programma televisivo Laurel & Hardy – Due teste senza cervello, si presentò alle audizioni privo di esperienza specifica di doppiaggio e con poche aspettative di successo, considerata la concorrenza di professionisti affermati del settore; fu il direttore della MGM a ritenere il suo registro basso e il timbro di voce «caldo e pastoso» un connubio ideale per la notevole mole del personaggio (nonostante la voce di Hardy fosse in realtà nel registro tenorile); fu dunque scritturato senza indugi, debuttando nel ridoppiaggio della comica Sotto zero nel 1939, seguita dal lungometraggio I diavoli volanti nello stesso anno.
Anni dopo Sordi conobbe di persona i suoi eroi Stanlio e Ollio. E l’incontro venne immortalato in un’immagine scattata la sera del 25 giugno 1950, a Villa Aldobrandini, sul colle del Quirinale, quando l’attore romano era in ascesa e i due comici angloamericani alla fine della carriera, in una festa all’aperto con biglietti gratuiti per i bambini.
Portati in tournée pubblicitaria per lanciare quello che sarebbe stato il loro ultimo film, ”Atollo K”, Laurel & Hardy si esibirono in carne e ossa davanti a migliaia di bambini accorsi da tutta Roma mentre i loro storici doppiatori cinematografici, Alberto Sordi ossia il pingue Hardy-Ollio e Mauro Zambuto Laurel-Stanlio, davano loro voce nascosti dietro una tenda. Dopo l’esibizione, Sordi uscì sul palcoscenico della Villa per dire qualche parola al microfono, ed è in quel momento che fu scattata l’immagine; allo spettacolo seguì infine una cena durante la quale Sordi, Laurel & Hardy scambiarono impressioni sul mondo del cinema.

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