Lo sapevate? Nel Colosseo vivono centinaia di specie botaniche esotiche e rare

Lo sapevate? Nel Colosseo vivono centinaia di specie botaniche esotiche e rare. L’interno dell’anfiteatro presenta particolari specie floreali oggetto di studio da parte di botanici. Da secoli gruppi di botanici hanno studiato e classificato oltre 350 specie floreali di origine
Lo sapevate? Nel Colosseo vivono centinaia di specie botaniche esotiche e rare.
L’interno dell’anfiteatro presenta particolari specie floreali oggetto di studio da parte di botanici. Da secoli gruppi di botanici hanno studiato e classificato oltre 350 specie floreali di origine esotica cresciute spontaneamente. Crescono tra le rovine, il microclima unico dell’anfiteatro romano è l’ideale per piante esotiche.
Qualche secolo fa il Colosseo appariva come un giardino. La struttura infatti era letteralmente ricoperto da alberi verdi e rigogliosi, da piante di mille specie diverse e da fiori colorati e profumati.
Nell’Ottocento viaggiatori arrivavano dai paesi nordici ad ammirare questo spettacolo in pieno periodo romantico. I romantici viaggiatori del XVIII secolo trovarono il Colosseo estremamente suggestivo, come se la natura si fosse riappropriata del luogo. Shelley, Byron, Dickens, Thomas Cole, Henry James e molti altri artisti.
Il monumento, prima dell’intervento sistematico degli archeologi a partire dal 1870, era il regno dei botanici: numerosi sono i cataloghi oggi ancora conservati e vi si illustra nel dettaglio la flora del Colosseo.
Uno tra i più famosi è il catalogo pubblicato nel 1855 dal medico inglese Richard Deakin ed intitolato Flora of the Colosseum. In questa opera vengono catalogate ben 420 specie botaniche diverse e le stesse sono oggetto di mirabili illustrazioni.
Molte specie sono rimaste ma c’è da dire che il Colosseo non fosse stato ripulito dagli alberi e dai fiori probabilmente oggi sarebbe quasi completamente crollato.
Nel 1870 Pietro Rosa, direttore della Real Soprintendenza agli scavi ed alle antichità, eliminò dal Colosseo gran parte del “pittoresco ammanto di verdura”.
Costruito nel primo secolo dopo Cristo, il Colosseo ha ospitato i combattimenti dei gladiatori fino al sesto secolo. Nel 1643, quando il medico italiano Domenico Panaroli compilò il primo inventario delle piante, era pieno di gente che nel Colosseo ci viveva e lavorava, e fungeva anche da rifugio ai ladri. All’interno e sopra la struttura vivevano piante di ogni genere, alberi di fico, olmi, peri, olivi e ciliegi trovavano il loro habitat nell’anfiteatro, dove anche le pecore pascolavano nell’arena.
Già sotto Napoleone, nel 1810, cominciarono i lavori per ripulire l’anfiteatro. La flora del Colosseo venne censita per tre volte nel diciannovesimo secolo, e un’altra volta nel 1951.
I ricercatori, guidati da Giulia Caneva, lo hanno fatto ancora nel 2001. La lista comprende 684 specie, con un picco di 420 nel 1855 e un calo fino a 242 ai nostri giorni. Circa 200 di queste sono state presenti per tutto il lungo periodo di tempo. Il registro delle piante rivela uno spostamento verso specie che preferiscono un clima più caldo e secco.

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