Lo sapevate? Che cosa significa l’acronimo latino SPQR?

Lo sapevate? Che cosa significa l’acronimo latino SPQR? Quante volte vi sarà capitato di scorgere questa scritta? Nella base di una statua, su un muro di Roma, in un mosaico, in un tombino. Oppure rivisitata, in epoca moderna, per riparlare
Lo sapevate? Che cosa significa l’acronimo latino SPQR?
Quante volte vi sarà capitato di scorgere questa scritta? Nella base di una statua, su un muro di Roma, in un mosaico, in un tombino. Oppure rivisitata, in epoca moderna, per riparlare di quella che fu la grandezza romana, come ad esempio nello stemma della città di Roma.
SPQR (dal latino Senatvs PopvlvsQve Romanvs – il Senato e il Popolo Romano) è una sigla che racchiude le figure che rappresentano il potere della Repubblica romana antica: il Senato e il popolo, i patrizi e i plebei che erano a fondamento dello Stato romano. L’acronimo SPQR è tutt’oggi lo stemma della città di Roma.
La sigla SPQR venne costantemente usata anche dopo quella data che noi moderni abbiamo convenzionalmente assunto, il 476, a indicare la fine del governo di Roma. Per tutto l’alto medioevo, sebbene in declino, Roma continuò a essere la città più popolosa dell’Occidente, e a funzionare, almeno formalmente da capitale del rinnovato impero romano medievale fondato da Carlo Magno. Nel verso del sigillo di Federico Barbarossa si trovava ancora la scritta: “Roma caput mundi regit orbis frena rotundi” cioè Roma capitale del mondo regge le redini dell’orbe rotondo. Nel basso Medioevo, quando Roma si era organizzata in libero Comune di Popolo, si continuava a usare la sigla S.P.Q.R. Il Comune, si presentava allora come il legittimo successore del potere della Roma antica, e lo scudo rosso con la sigla S.P.Q.R. dorata, suo simbolo, andava a significare “Sanato. Popolo. Qumune. Romano.”.
L’acronimo venne costantemente utilizzato anche durante il periodo del Fascismo. Mussolini infatti amava paragonare la grandezza dell’Italia e dei nuovi possedimenti coloniali a quelli della Roma Imperiali. Da qui l’utilizzo della scritta SPQR in molti manifesti di propaganda fascista.
L’utilizzo dell’acronimo è arrivato anche sino ai giorni nostri, più o meno scherzosamente. Il personaggio dei fumetti Obelix, creato da René Goscinny e Albert Uderzo, spesso interpreta umoristicamente la sigla come Sono Pazzi Questi Romani!. L’idea non è degli autori francesi, ma del traduttore italiano Marcello Marchesi, che pensò di rendere così la frase originale Ils sont fous ces Romains. La Roma nella stagione 2016-17 per il sentito derby di ritorno con la Lazio ha utilizzato una maglia speciale con la scritta in questione. Una scelta che non piacque alla società biancoceleste. La scritta non portò fortuna ai giallorossi che furono sconfitti 3-1 dalla Lazio, con i gol di Keita, doppietta, e Basta. Di De Rossi su rigore la rete della Roma.

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