Accadde oggi: 6 ottobre 1924, iniziano le trasmissioni radiofoniche URI

Sono le 21 e la violinista Ines Viviani Donarelli, annuncia l’inizio delle trasmissioni radio dalla stazione San Filippo di Roma, gli abbonati sono pochissimi, ma la storia della radio in Italia è cominciata
«URI, Unione Radiofonica Italiana, 1-RO: Stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana per il servizio delle radioaudizioni circolari. Il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto “Opera 7”, I e II tempo». Comincia con queste parole la storia della radio italiana.
Occorrerà ancora qualche anno prima che la radio diventi un fenomeno di massa, ma i pochi abbonati iniziali potranno ascoltare il radiogiornale, la musica leggera, lo sport con le radiocronache e gli interventi degli attori più conosciuti.
Nascono le stelle della radio, tra le voci più amate, che piano piano entravano nelle case degli ascoltatori, Maria Luisa Boncompagni alla quale per anni venne attribuito il primo annuncio che invece era di Ines Viviani Donarelli. Amatissimi, Nunzio Filogamo e i radio cronisti sportivi Nicolò Carosio e Mario Ferretti. Gli sport seguiti all’epoca erano solo il calcio e il ciclismo.
Siamo però nel Ventennio, dunque l’attività della radio era sottoposta a un controllo e a una censura sempre più opprimenti da parte del Regime e le trasmissioni divennero sempre più strumento di propaganda fascista fino alla sua caduta.
Col passare del tempo e la commercializzazione di radio sempre più economiche e alla portata di tutti la radio diventa progressivamente un mezzo di comunicazione di massa, e la URI, diventata nel frattempo EIAR, arriverà a contare poco più di 10 anni dopo 500mila abbonati.

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