«Abbiamo potuto ridimensionare le ore di filo diretto per l’assistenza psicologica gratuita perché sono cambiati i bisogni e la percezione del pericolo: soprattutto nell’ultimo mese si è infatti abbassata la paura del coronavirus e si è alzata la paura per il futuro. Mentre invece sono progressivamente peggiorati
La necessità e il dovere di stare a casa hanno modificato la nostra quotidianità, il nostro modo di relazionarci e di stare “a contatto” con gli altri. Le città e i paesi sono quasi deserti, vuoti, e la sensazione è
Partito qualche settimana fa il servizio di assistenza psicologica telefonica, raccoglie le chiamate dei sardi che per qualsiasi ragione hanno bisogno di un sostegno in questi giorni particolarmente difficili. «Arrivano circa 150 telefonate alla settimana – spiega Angela Quaquero, presidente