Un “pregantu” per far passare tutti i dolori: una formula, tra il sardo e il latino, che veniva recitata per alleviare in passato piccole e grandi sofferenze. Ne parla Simonetta Delussu, la scrittrice tertenese, nel suo libro “Stregoneria in Sardegna.
Le prime carte in cui compare il nome Pan di Zucchero secondo quanto riporta Sardegna Foreste, risalgono addirittura al ‘700. Prima invece lo scoglio veniva chiamato Concali su Terràinu che letteralmente significa “Testa di mezzo asino”. L’acqua piovana, con l’azione
Il Carpobrotus, questo il suo nome scientifico, si trova ai margini delle spiagge e svolge una importante funzione di protezione dell’arenile. Con la sua crescita “Strisciante” infatti crea dei tappeti erbosi che impediscono al vento di trascinare via la sabbia.
Si tratta di un endemismo, cioè di una pianta che vive solo in determinato territorio. In questo caso poi il territorio è davvero circoscritto, infatti il Ribes di Sardegna, nome scientifico Ribes sardorum, si trova esclusivamente nella località Sos Prados
Era nato a Padria, in provincia di Sassari il 19 ottobre 1899. Cresciuto nel paese materno Pozzomaggiore, giovanissimo emigrò in nord Italia. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale, e si avvicinò alle idee socialiste, finita la guerra sposò gli ideali
Monica Vitti si innamorò subito della Sardegna. Si era trattenuta a lungo sull’isola di Budelli per girare le scene di “Deserto Rosso” diretto dal suo compagno, il grande regista Michelangelo Antonioni. I due avevano una storia d’amore che tenevano riservatissima,
Mirto, limoncello, filu’e ferru o, per i più professionali, amaro digestivo alle erbe e radici. La tradizione vuole che vengano bevuti a fine pasto per facilitare la digestione. In realtà, bere un liquore o un amaro a fine pasto, non fa altro che rallentare il
Lo sapevate? La costa di Tertenia è stata lo scenario di un episodio, poco conosciuto fino a pochi anni fa, che ha segnato una svolta decisiva per le sorti della seconda guerra mondiale dopo la sconfitta delle truppe nazi fasciste
Articolo di Sara Sirigu Tutti hanno fatto almeno una volta una passeggiata nel cimitero di Bonaria, galleria a cielo aperto nel cuore di Cagliari. Molte sono le opere firmate da Sartorio, il “Michelangelo dei morti”, ma anche da Ambrogio
Il Cynoterium sardous, chiamato anche cuon sardo, era una specie della fauna del Pleistocene medio e superiore della Sardegna e della Corsica. Avrebbe raggiunto il massiccio Sardo-Corso durante una fase di regressione delle acque marine, in contemporanea ad una fase