La leggenda, indica come luogo del “gran rifiuto” di Maria Cadelana, “la piazza” nella località campestre di Santa Lucia (Seui) durante i balli in onore della martire siracusana, dove ancora oggi è edificata l’omonima Chiesa. Tale vicenda, tramandata oralmente
Si diceva che la porta dell’Inferno si trovasse presso Gairo, a Perda Liana. Per diventare ricchi, bastava andare lì di notte e invocare i diavoli. Questi, in cambio dell’anima, avrebbero dato agli uomini qualunque cosa. Quando qualcuno diventava ricco in poco
Si narra che alcuni luoghi siano le dimore preferite di esseri oscuri, addirittura dei diavoli stessi. In questi posti si nascondono segreti che sarebbe meglio non svelare, eppure si sa, la curiosità umana non sempre si ferma, nemmeno dinnanzi al
A Bonorva, in provincia di Sassari, c’è un piccolo borgo medievale che si erge su un costone roccioso e sovrasta la piana di Santa Lucia. Pare un paese fantasma, un luogo intriso di fascino e di mistero. È il borgo di Rebeccu: qui, le casette non hanno
Molte incursioni saracene della nostra isola sono legate a delle leggende. È il caso de “Sa Nai Ammarmurada” oggi denominata “Sa Perda de S’Aquila, una particolare roccia brulla, liscia e scura, a forma di guisa di nave disalberata che si
Dal dottor Augusto Tuligi, un racconto che odora di Sardegna, di credenze e di tradizione: la storia di Maria Giuseppa Papassa, così come viene raccontata da sempre nella sua famiglia. «Il tutto si svolge in località Surrele, sopra l’abitato di
Sono molte le storie in varie parti della Sardegna che parlano di uomini definiti “selvatici”. Figure tra mito e fantasia che in passato si celavano nelle zone più impervie dell’Isola, tra le montagne, in mezzo ai fitti boschi secolari dove
A Lanusei è nota la Grotta di “Cristolu Locci”, posta all’estremo occidentale del bosco Selèni, nei pressi della Valle della fonte Sipàri. Questa avrebbe preso il nome da un uomo di nome Cristoforo Locci, che la utilizzava come nascondiglio. La
Un tempo ad Urzulei ci fu una grande carestia. I contadini, poiché da anni non pioveva, non trovavano neppure erbe da mangiare. Si nutrivano con alcune radici ed un pezzetto di pane e di ghiande. La situazione divenne più triste quando
Sa omu ‘e Orgia ( La casa di Orgia) era un tempio a megaron, sul tipo dei templi greci, che si trovava presso Esterzili. Ora di quel tempio non esistono che le fondazioni e il nome di Orgia ( o