Un tempo ad Urzulei ci fu una grande carestia. I contadini, poiché da anni non pioveva, non trovavano neppure erbe da mangiare. Si nutrivano con alcune radici ed un pezzetto di pane e di ghiande. La situazione divenne più triste quando
Sa omu ‘e Orgia ( La casa di Orgia) era un tempio a megaron, sul tipo dei templi greci, che si trovava presso Esterzili. Ora di quel tempio non esistono che le fondazioni e il nome di Orgia ( o
A Seui alla fine de “beranu” (primavera), iniziava la disputa tra chi voleva “acapiai” (legare) e chi “scapiai” (slegare) “s’abba” (l’acqua). La lotta vedeva contrapposti i contadini, ai quali l’acqua era necessaria per irrigare le proprie coltivazioni, e i fornaciai
La leggenda, indica come luogo del “gran rifiuto” di Maria Cadelana, “la piazza” nella località campestre di Santa Lucia (Seui) durante i balli in onore della martire siracusana, dove ancora oggi è edificata l’omonima Chiesa. Tale vicenda, tramandata oralmente
Altra leggenda, sempre raccontata da Agugliastra, narra di un conte perfido e brutto che viveva nel castello di Quirra. Be’, forse, in effetti, la sua natura cattiva era strettamente collegata al suo essere, sì, insomma, veramente orrendo. Ma torniamo a
Si dice che tutte le usanze e le tradizioni dei nostri piccoli paesi vadano conservate: sono queste a raccontare ciò che siamo. Eppure esistono delle usanze che abbiamo fatto bene a dimenticare, delle tradizioni che hanno fatto parte della vita dei nostri
Un’antica leggenda seuese narra di un luogo tra le falesie calcaree, terribile quanto angusto, adibito a carcere. Un anfratto utilizzato dagli abitanti del villaggio scomparso di Santu Perdu – oggi scomparso – situato nel territorio comunale del paese montano. Non
Al confine tra Bari Sardo e Tortolì, nelle vicinanze della strada statale 125 vi è una zona che prende il nome di Perda Longa. Qui sono presenti numerosi menhir, la maggior parte dei quali abbattuti. Tra quelli in piedi spiccano
Articolo di Maria Lidia Contu Il Giglio del Mare o “Lillu de Mari” in sardo, è un meraviglioso fiore bianco che fiorisce tra luglio e agosto sui litorali sabbiosi del Mediterraneo. Il suo nome scientifico è “Pancratium Maritimum” e già
Il racconto di un pastore che vuole abbandonare la sua terra ma, abbagliato dalla sua stessa luce, chiede di esservi pietrificato. Perdu voleva abbandonare la Sardegna attraversando il mare, nella speranza di una vita migliore. La madre, Mariancani, lo scongiurava