Sono molte le storie in varie parti della Sardegna che parlano di uomini definiti “selvatici”. Figure tra mito e fantasia che in passato si celavano nelle zone più impervie dell’Isola, tra le montagne, in mezzo ai fitti boschi secolari dove
A Lotzorai si trovano i ruderi di un vecchio castello, il Castello di medusa, che un tale, prima di partire per la guerra, aveva costruito per la principessa Locana, sua moglie, allo scopo di proteggerla dagli attacchi provenienti dal mare.
Marincani era una contadina che viveva sulle pendici di monte Tarè, insieme al marito Perdu Coita, un burbero pastore del posto, che difficilmente faceva amicizia con qualcuno. Non avevano più pane e Maria decise di recarsi a cercarlo nel villaggio
Si racconta che, tra i sentieri impervi e la fitta vegetazione del Monte Ortobene, a Nuoro, si nasconda un segreto tramandato da generazioni, un mistero avvolto nel tempo che ancora oggi affascina chiunque lo ascolti. La leggenda narra di un
Uno scherzo di cattivo gusto finito male: questo quanto raccontato in un canto popolare da Maria Pintore di Dorgali nel 1971, quando la donna aveva circa quarantacinque anni. Registrata dall’Università di Cagliari, nell’ambito della rilevazione dei racconti tradizionali dell’Isola, la
La leggenda, indica come luogo del “gran rifiuto” di Maria Cadelana, “la piazza” nella località campestre di Santa Lucia (Seui) durante i balli in onore della martire siracusana, dove ancora oggi è edificata l’omonima Chiesa. Tale vicenda, tramandata oralmente
Si diceva che la porta dell’Inferno si trovasse presso Gairo, a Perda Liana. Per diventare ricchi, bastava andare lì di notte e invocare i diavoli. Questi, in cambio dell’anima, avrebbero dato agli uomini qualunque cosa. Quando qualcuno diventava ricco in poco
Si narra che alcuni luoghi siano le dimore preferite di esseri oscuri, addirittura dei diavoli stessi. In questi posti si nascondono segreti che sarebbe meglio non svelare, eppure si sa, la curiosità umana non sempre si ferma, nemmeno dinnanzi al
A Bonorva, in provincia di Sassari, c’è un piccolo borgo medievale che si erge su un costone roccioso e sovrasta la piana di Santa Lucia. Pare un paese fantasma, un luogo intriso di fascino e di mistero. È il borgo di Rebeccu: qui, le casette non hanno
Molte incursioni saracene della nostra isola sono legate a delle leggende. È il caso de “Sa Nai Ammarmurada” oggi denominata “Sa Perda de S’Aquila, una particolare roccia brulla, liscia e scura, a forma di guisa di nave disalberata che si