Scoperta piantagione di marijuana a Murtas. Nei guai un 46enne di Villaputzu e un 49enne di Tertenia

Arrivata in Europa nel Seicento dall’America Latina, la Tradescantia è oggi una pianta diffusissima per la sua bellezza e facilità di coltivazione. Eppure in Sardegna è accompagnata da una fama piuttosto sinistra: qui è conosciuta come “Sa Miseria”, e si dice porti sfortuna, soprattutto se tenuta dentro casa.
In America era considerata infestante, capace di rovinare i raccolti e difficile da eliminare. Da qui, forse, l’origine della sua cattiva reputazione. In Inghilterra venne invece adottata come pianta ornamentale da giardino, complice un clima meno favorevole alla sua crescita esuberante.
In Sardegna, invece, il clima ideale l’ha resa rigogliosa e onnipresente – ma anche temuta. Secondo la credenza popolare, non si deve mai portare in casa, né regalarla a persone care, né prelevarne talee senza permesso. Il rischio? Attirare la miseria, appunto.
Esiste però un’eccezione: la Tradescantia viola, che per alcuni porta fortuna e prende il nome di “Ricchezza”. Questa, si dice, può essere coltivata anche all’interno, anche se i più superstiziosi preferiscono non rischiare.
Per chi invece non crede alle superstizioni, la Tradescantia – in tutte le sue varietà – è una compagna ideale per balconi e giardini: resistente, decorativa e piena di colore. E alla fine, fortuna o no, “Sa Miseria” continua a conquistare spazio, tra tradizione e passione per il verde.