Programma agosto 2014: Manifestazioni, eventi, spettacoli a Baunei e S. Maria Navarrese

Venerdì 1 Agosto (Baunei, Piazza Bingigedda)
FESTA SANT’ANTIOCO 2014
ore: 16.00 Gare varie con premiazioni;
ore: 22.00 Etnias e concluderà la serata il  fisarmonicista Antonello Cabras

Sabato 2 Agosto
(Baunei, Piazza Bingigedda) FESTA SANT’ANTIOCO 2014
ore: 16.00 Gare varie con premiazioni;
ore: 22.00 Gianluca Impastato (Mariello Prapapappo/ Chicco d’oliva) direttamente da Colorado e a seguire il concerto live di Bianca Atzei
ore: 01.00 Discoteca in piazza;

ore 21.00 (Torre Spagnola – S. Maria Navarrese)
UNA TORRE DI LIBRI – Eleonora Carta: La consistenza dell’acqua (partecipa Giampaolo Porcu)

Domenica 3 Agosto (Baunei, Piazza Bingigedda)
FESTA SANT’ANTIOCO 2014
ore:16.00 Gare varie con premiazioni;
ore: 22.00 Gara poetica con Agus e Farina accompagnati dal fisarmonicista Antonello Cabras;

Martedì 5 Agosto (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
Artes e tastus in s’istade

Giovedì 7 Agosto
ore 21.00 (Torre Spagnola – S. Maria Navarrese)
UNA TORRE DI LIBRI – Bepi Vigna: Linee di sangue (partecipano Stefania Costa, Laura Congiu e Ilio Leo)

ore 22.00 (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
Fusione sotto le stelle. A cura dell’Associazione “Sulle tracce di Dan”, ospite illustre il Prof. Pierluigi Montalbano, docente di Storia Antica

Venerdì 8 Agosto – (Campetto Sportivo – S. Maria Navarrese)
Primo Memorial Paolo Mucelli. Finale di Calcetto a 5

Sabato 9 Agosto
ore 21.00 (Torre Spagnola – S. Maria Navarrese)
UNA TORRE DI LIBRI – Antonello Pellegrino: Angelus (partecipano Salvatore Corrias e Bepi Vigna)

ore 22.00 (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
History Revival Dance in Live: Batteria, Pantera – Basso, chitarra e voce Giuseppe Gadau, Chitarra Sequencer e voce Salvatore Scala

Da domenica 10 a martedì 26 Agosto
Dalle 19.30 all’01.00 Torre Spagnola – S. Maria Navarrese
MOSTRA DI PITTURA “il silenzio dei colori”. Espongono Silvia Mereu e Giuseppe Atzori

Domenica 10 Agosto
ore 21.00 (Torre Spagnola – S. Maria Navarrese)
Premiazione dei primi tre classificati del “1° premio letterario Italo Zucca“. Interverranno il Sindaco di Baunei Salvatore Corrias, l’assessore Giorgio Rubiu e Andrea Mascia della Casa Editrice Buio Edizioni.

ore 22.00 (Anfiteatro Comunale – S. Maria Navarrese)
Carosello Spettacolo di Danza della scuola di ballo di Lucy e Fabrizio

Martedì 12 Agosto (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
Artes e tastus in s’istade con il Gruppo Folk di Baunei

Sabato 16 Agosto – ore 21.00 (Via Lungomare – S. Maria Navarrese)
Sfilata per le vie del paese dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada (Ass. Turistica Pro Loco di Mamoiada)

Domenica 17 Agosto – ore 22.00 (Anfiteatro Comunale – S. Maria Navarrese)
Torneo de Sa Murra – Memorial Matteo Lorrai

Martedì 19 Agosto (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
Artes e tastus in s’istade

Mercoledì 20 Agosto (Via Lungomare – S. Maria Navarrese)
La Montagna produce al mare: Sagra del Torrone

Venerdì 22 Agosto ore 22.00 (Piazza Gennaro – S. Maria Navarrese)
Serata danzante con Tonino e Rita

Sabato 23 Agosto – dalle ore 19.00 (Anfiteatro Comunale – S. Maria Navarrese)
33° edizione della Sagra della Carne di Capra

Martedì 26 Agosto (Piazza Principessa di Navarra – S. Maria Navarrese)
Artes e tastus in s’istade con il Gruppo Folk di Baunei

Giovedì 28 Agosto – ore 21.00 (Torre Spagnola – S. Maria Navarrese)
UNA TORRE DI LIBRI – Rita Atzeri e Isabella Carloni presentano lo spettacolo teatrale: Joyce in Sardegna

Comunicato tratto da www.visitbaunei.it

Se vi siete imbattuti nelle feste popolari tipiche sarde come quella di Sant’Efisio a Cagliari o la Cavalcata di Sassari, avrete sicuramente notato i classici indumenti, riconoscibili nei tratti caratteristici come i colori, i tessuti e lo stile particolare dei vari “componimenti”. Si possono ammirare anche nei diversi musei etnografici della Sardegna.
Ma, come nasce questa tradizione e quali storie si celano dietro gli abiti?
Scopriamolo insieme!

Il costume sardo, diverso per ogni località, indicava la provenienza di chi lo indossava, esaltando l’estrazione e lo stato sociale. Ogni costume era adatto per particolari occasioni: quelli più originali ed elaborati per le feste, più semplici per tutti i giorni, diversi per i ricchi e per i poveri, per le donne sposate, per le nubili e per le vedove.
Nonostante i costumi sardi siano tutti particolarmente elaborati e variopinti, la differenza tra uomo e donna era notevole anche in questo aspetto: colorati e sgargianti per le donne, più severi quelli degli uomini.

L’attività tessile nella nostra regione risale all’Età del Rame e fortunatamente sono ancora tante le testimonianze arrivate fino ad oggi dall’epoca romana. Tra i materiali utilizzati per la realizzazione degli abiti sardi, il più originale è il broccato: un tessuto pregiato che ha origine nel 300 d.C. in Asia. I diversi colori del broccato, nell’abito sardo, rappresentavano una determinata fase della vita.

Sugli abiti sardi si possono individuare le influenze dei popoli invasori del passato: ogni comunità infatti può contare su un proprio vestito tradizionale diverso da tutti gli altri.
La realizzazione non è semplice e il lavoro degli artigiani veniva tramandato da generazione in generazione.Il vestito tradizionale delle donne può contare sulla cuffia, una camicia sempre di colore bianco e il corsetto che può essere di diversi tagli. Per decorarlo ulteriormente si usava “sa sabeggia” un amuleto donato ai neonati che veniva portato per tutto il corso della vita.
“Su sciallu” (lo scialle) solitamente nero o marrone, veniva arricchito con motivi floreali.

Per quanto riguarda il costume maschile, invece, abbiamo: la camicia,  i pantaloni di lino bianco, il gilet, il berretto, la giacca.
Del costume può far parte anche la mastruca, grande cappotto di lana con pelle di pecora. Questo indumento ha una storia particolare: si tratta di una veste di pelle lanosa; Cicerone definiva i sardi come “latruncoli mastrucati” e questo riferimento era collegato alla convinzione che il popolo sardo era riuscito a non farsi mai sottomettere del tutto dai romani.

Altro elemento molto particolare è sicuramente “sa Berritta”: il copricapo di forma cilindrica in panno nero (a volte anche rosso), che aveva all’interno un taschino per il tabacco o il pettine.
Infine, “su saccu nieddu”: la mantella dei pastori, porcari e caprai, era uno scaccia acqua e li proteggeva durante i temporali.

Davide Gratziu, giovane illustratore e grafico di Cagliari, ha dedicato delle sue opere a questo argomento, studiando nei minimi dettagli le caratteristiche di ogni indumento. Ci mostra quindi degli esempi di questi meravigliosi abiti, raccontandoci il suo modo di immaginare le donne e gli uomini di quell’epoca.

 

“Trittico donna in abito sardo”.
Siamo donne, siamo madri, siamo sorelle e siamo unite.
Siamo la forza che porta avanti la famiglia, la corazza della casa e della società.

 

 

“Uomo in abito sardo.”

Ogni mattina mi sveglio alle 4.
Ho la mia routine. Seguo il pascolo, passeggio per le mie terre.
Assaporo il profumo della natura che mi circonda.
Arricchisco la mia anima con l’essenza delle nostre tradizioni.
Sono un uomo.
Sono un pastore.
Sono un amante della natura.
Sono sardo.

 

“Donna sarda mosaico”.
Una folata di vento mosse il mio velo.
Ero bellissima. Usavo l’abito di mia madre. Sembrava cucito sulla mia pelle. Strati di tessuto raffinato, gioielli che illuminano il mio viso e mi rendevano fiera delle mie tradizioni.
Passeggiavo per il mio paese.
Mi sentivo come in un limbo nel tempo.
Ero avvolta dalla storia dei miei avi e dal futuro dei miei figli.

Sono qui ora, lo sono sempre stata e ci sarò per sempre. 

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