Cannas stringe la mano ad un sostenitore

Cannas riceve la fascia tricolore dal commissario straordinario di Tortolì.

Questa mattina, nel seggio 4 delle scuole elementari di Monte Attu, il neo eletto sindaco di Tortolì Massimo Cannas ha ricevuto dal commissario Vincenzo Basciu la fascia tricolore, simbolo di un ruolo importante che lo vedrà impegnato, insieme al resto del consiglio comunale, per i prossimi cinque anni.  In questa felice occasione è stata presentata la squadra di Cannas, composta dagli undici candidati più votati: Laura Pinna, Fausto Mascia, Walter Cattari, Isabella Ladu, Stefania Vargiu, Giacomo Usai, Paolo Nieddu, Loredana Secci, Maria Bonaria Murreli, Luca Cacciatori e Gigi Chessa. All’opposizione vedremo: Fabrizio Selenu, Mimmo Lai, Severina Mascia, Mara Mascia e Paolo Stochino.

Massimo Cannas, visibilmente emozionato, ha commentato così la sua nomina: “Cercherò di essere il sindaco di tutti, saremo un gruppo di lavoro al servizio di ogni singolo cittadino. Il rispetto deve essere un valore assoluto, ogni cittadino deve sentirsi parte integrante della comunità di Tortolì Arbatax. Noi daremo il massimo, con l’atteggiamento che il ruolo richiede, e lo faremo con tutta la nostra competenza e la nostra motivazione. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino, i miei fratelli, i miei amici, la mia squadra e tutte le persone che, anche esponendosi in quella che è stata una campagna elettorale molto dura, ci hanno supportato con coraggio. E con lo stesso coraggio noi lavoreremo per la crescita equilibrata ed armoniosa del nostro comune, restando tutti sullo stesso piano. Sono pieno di emozione, emozione che porterò dentro di me fino alla fine di questo mandato”.

Nei primi decenni del secolo scorso nelle campagne di Perdasdefogu, fu scoperto un vero e proprio tesoro punico.

Infatti in un nascondiglio, vennero alla luce quasi 800 monete cartaginesi che il dottor Toselli – medico condotto del paese all’epoca – vendette al Museo di Cagliari, come scrisse in un resoconto l’archeologo Taramelli.

Nello documento dell’accademico viene sottolineato che quasi la totalità delle monete erano state coniate in Sardegna, mentre la restante parte a Cartagine e in Sicilia. Inoltre insieme al denaro punico, vi erano anche 15 sestanti romani – monete di bronzo risalente al periodo repubblicano -.

Dalla classificazione fatta in seguito da Giovanni Spano su queste monete sardo-puniche, quelle coniate nell’Isola vengono fatte risalire al II secolo a.c.

Tra le monete ritrovate, una è molto importante, in quanto riporta il monogramma di Cornelio Mammula, pretore e propretore della Sardegna – tra il 217 e 216 a.c – ai tempi dell’invasione di Annibale in Italia e la vittoria del condottiero cartaginese a Canne.

Infatti Mammula, vista l’impossibilità del senato romano di inviare aiuti a causa delle gravi difficoltà nella guerra, coniò sestanti romani sopra monete puniche.