Lerede esprime solidarietà a Lutzu: “Disprezzo per un’ azione vile e stupida”
Due bottiglie incendiarie sono state lanciate, l’11 settembre, nel giardino di Andrea Lutzu, funzionario quarantenne del Comune di Tortolì. Mentre sull’episodio indagano le forze dell’ordine guidate dal vice questore Cappetta, dalle pagine del proprio sito, l’amministrazione comunale tortoliese esprime solidarietà
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Vigili del fuoco in azione
Due bottiglie incendiarie sono state lanciate, l’11 settembre, nel giardino di Andrea Lutzu, funzionario quarantenne del Comune di Tortolì. Mentre sull’episodio indagano le forze dell’ordine guidate dal vice questore Cappetta, dalle pagine del proprio sito, l’amministrazione comunale tortoliese esprime solidarietà assoluta nei confronti del collega, vittima di questo atto intimidatorio.
“Atto spregevole da condannare senza riserve. Per quanto riguarda gli attentatori, meritano il disprezzo di tutta la comunità per un’azione vile e stupida. Il funzionario ha sempre svolto la sua professione con altissimo profilo, con una motivazione straordinaria tipica di chi ama il proprio lavoro e la città in cui ha scelto di vivere”. Lo ha dichiarato il sindaco Domenico Lerede, dopo aver appreso la notizia. “Non vi sono giustificazioni, quando si verificano questi episodi – ha aggiunto Domenico Lerede – è l’intera comunità ad essere offesa insieme ai suoi amministratori. Chiederemo una risposta decisa da parte dello Stato affinché siano sempre meno i casi in cui questi atti restano impuniti e siamo pronti a costituirci parte civile contro chi ha pensato di poter agire in questo modo ignobile”.
“I Comuni, – aggiungono tutti i componenti della Giunta municipale – sono il primo punto di riferimento istituzionale del cittadino, e sono impegnati nell’ascolto degli utenti. Gli amministratori in prima linea sono affiancati da collaboratori che svolgono il loro lavoro con dignità e affrontando momenti difficili per burocrazie e complessità della materia. Chi, nascosto nell’anonimato, turba queste dinamiche è un nemico dei cittadini”.
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Rai 3 in diretta da Lanusei: “Restart” accende i riflettori sulla situazione del reparto maternità

Già dalle prime ore del mattino, il piazzale dell’ospedale ha iniziato a popolarsi: cittadini, operatori sanitari, genitori e giovani si stanno radunando per assistere alla diretta e manifestare il proprio sostegno.
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Questa mattina la trasmissione “Restart” di Rai Tre sarà in diretta dall’Ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei per raccontare una delle emergenze più sentite in Ogliastra: la difficile situazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Un momento importante per la sanità del territorio, che potrà finalmente far sentire la propria voce su scala nazionale. L’appello, rivolto in particolare alle future mamme e a tutta la comunità ogliastrina, è quello di partecipare, essere presenti, e testimoniare con forza quanto la situazione attuale stia pesando sulla vita quotidiana e sulle scelte delle famiglie.
Già dalle prime ore del mattino, il piazzale dell’ospedale ha iniziato a popolarsi: cittadini, operatori sanitari, genitori e giovani si stanno radunando per assistere alla diretta e manifestare il proprio sostegno.
È presente anche il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, insieme ai rappresentanti del comitato “Giù le mani dall’Ogliastra”, da anni in prima linea nella difesa dei diritti dei pazienti ogliastrini e nella battaglia per garantire servizi sanitari dignitosi e accessibili a tutti.
Da mesi, infatti, il reparto maternità del N.S. della Mercede versa in condizioni critiche: carenza di personale, turni ridotti e incertezze organizzative stanno costringendo molte donne a spostarsi fuori provincia per partorire. Una condizione che non è solo logistica, ma profondamente umana — significa affrontare la nascita di un figlio lontano da casa, dagli affetti e da un sistema sanitario che dovrebbe invece tutelare la sicurezza e la serenità di ogni madre.
La diretta di “Restart” rappresenta un’occasione di visibilità e di riscatto, un modo per riportare al centro del dibattito nazionale le difficoltà di un territorio spesso dimenticato ma ricco di energia, solidarietà e voglia di reagire.
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