L’undici e il dodici settembre suonerà la campanella per gli istituti superiori tortoliesi, ma il destino di alcune scuole è ancora incerto. Il problema è sempre lo stesso: il trasferimento dell’istituto Alberghiero nelle sedi della Ragioneria che a sua volta dovrebbe trovare ospitalità negli edifici che attualmente ospitano i due licei della cittadina e le industriali.

Nulla però, a pochi giorni dall’inizio della scuola, è trapelato dall’ennesima riunione che si è svolta ieri mattina nella sede dell’Ipsar di via Monsignor Virgilio. Nessuna indiscrezione che riveli se si è giunti finalmente ad un accordo.

Il dirigente scolastico della scuola alberghiera Gian Battista Usai, dal primo settembre reggente anche dell’Itc, ha la bocca cucita. Le sorti dell’alberghiero e degli altri istituti scolastici che, come effetto domino verranno toccati, sono nelle mani del capo d’istituto, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni se non un lapidario: “Mi rimetto alle disposizioni della Provincia Ogliastra”. 

Usai non vuole dare adito alle polemiche già innescate e con foga dalla sua richiesta di avere a disposizione i locali dell’Itc. In tanti si sono detti  contrari al trasferimento delle ragionerie alle industriali. A partire da genitori, studenti, insegnanti dell’Itc che con varie manifestazioni, lettere alla provincia si sono mostrati totalmente in disaccordo. Rilanciando la controproposta di offrire ospitalità all’Alberghiero concedendo il blocco B della ragioneria, (l’ala dell’edificio mai utilizzata), al fine di evitare il proprio trasferimento, che a detta loro, decreterebbe la morte dell’istituto che negli ultimi anni ha avuto un sensibile calo di allievi.

L’alberghiero di Tortolì è invece la scuola che da sempre vanta il maggior numero di iscritti in Ogliastra, ma si trova fin dalle origini senza una propria sede, e i suoi oltre 600 studenti, sono dislocati in vari edifici privati. Mentre tutti gli altri istituti superiori sono di proprietà della ormai ex provincia Ogliastra, l’Ipsar è l’eccezione per la quale l’ente  paga salatissimi affitti. Trecentosessantamila euro di canone annuale.

La delibera provinciale dello scorso aprile, in nome della spendig review, prevedeva quindi l’accorpamento dell’Itc all’Iti, e il trasferimento dell’alberghiero in via Santa Chiara.  Ma la pillola proprio non va giù ai futuri ragioneri, il pensiero di abbandonare la propria “casa” non è accettabile. Difatti, l’Itc conosce bene il problema dell’Ipsar, per decenni non ha avuto un istituto ed è stata anch’essa dislocata in più strutture. La scuola è riuscita  finalmente ad avere una sede tutta sua e ora, in nome della razionalizzazione delle risorse, se la vede portare via.

Secondo indiscrezioni il canone di affitto degli edifici nei quali si appoggia l’alberghiero scadrebbe a dicembre, data dopo la quale gli studenti rimarrebbero senza sede.

Un gesto concreto di vicinanza e condivisione ha segnato il Natale a Seulo, dove le attività commerciali del paese hanno dato vita al Centro Commerciale Naturale (CCN), scegliendo di presentarsi ai cittadini con un’iniziativa dal forte valore simbolico e sociale.

In occasione delle festività natalizie, i commercianti Gianfranco e Maria Elena del Minimarket, insieme ai titolari dei market Sabrina, Mario, Barbara e Bastiano Tesca, hanno organizzato un presente per tutte le famiglie seulesi: una busta consegnata in ogni abitazione del paese, contenente prodotti alimentari acquistati esclusivamente nelle rivendite locali. Un dono semplice ma significativo, pensato per rafforzare il legame tra negozianti e comunità.

L’iniziativa rappresenta il primo passo concreto del Centro Commerciale Naturale di Seulo, nato proprio in questo periodo particolare dell’anno, a Natale, con l’obiettivo di sostenere l’economia locale e far sì che le risorse restino nel paese. Un modello di collaborazione che, anche in futuro, coinvolgerà altre attività commerciali come bar, panetteria, rivendita di bombole, e nuovi operatori economici.

Il CCN nasce anche grazie alla partecipazione del Comune ed è il frutto di un’unione volontaria tra commercianti, artigiani, produttori, associazioni culturali e prestatori di servizi locali, che hanno deciso di fare squadra per valorizzare ciò che rende unico Seulo: l’ospitalità, i prodotti genuini, le tradizioni e l’identità del territorio.

Non solo un progetto economico, ma una visione condivisa che mira a coordinare le attività del paese, promuovere il turismo sostenibile e migliorare l’esperienza di chi vive e visita Seulo. Il Centro Commerciale Naturale si propone così come uno strumento di crescita collettiva, non solo per le imprese, ma per l’intera comunità, partendo da un gesto di Natale che parla di solidarietà, appartenenza e futuro.