Ospedale

E’ in arrivo una pioggia di risorse, ma non per l’ospedale di Lanusei.

La notizia è rimbalzata con forza in Ogliastra da Cagliari, nel corso di una conferenza del gruppo consiliare dei Riformatori. La proposta del partito centrista prevede sette ospedali nuovi o profondamente rinnovati con un investimento di un miliardo di euro, e un’Agenzia unica per il personale e gli acquisti e un piano regionale sanitario basato su territorializzazione e razionalizzazione delle spese.

L’idea potrebbe piacere a tutti o quasi, tanto più in periodi di vacche magre e con investimenti pubblici scarsi. Ciò che però non piace è che la proposta dei Riformatori esclude dai finanziamenti destinati alla nuova rete ospedaliera regionale il Nostra Signora della Mercede di Lanusei, l’unico presidio ospedaliero del territorio.

L’ospedale in questi ultimi anni ha risentito sempre più dei tagli e dai provvedimenti che hanno già inciso pesantemente sul suo funzionamento, un esempio su tutti il punto nascita della struttura che funziona sì ma solo in regime di deroga e potrebbe essere chiuso. Quale sarà il futuro della sanità ogliastrina è difficile da prevedere ma all’orizzonte si addensano le nubi di un ridimensionamento dei servizi che in Ogliastra nessuno vuole.

Cala Goloritzé va in pausa invernale. Il servizio di Infopoint e l’attività di accesso alla celebre meraviglia dell’Ogliastra si sono ufficialmente conclusi ieri, dopo circa otto intensi mesi di lavoro.

La chiusura segna la fine della stagione turistica per uno dei siti naturali più preziosi e tutelati della Sardegna. L’Infopoint ha svolto un ruolo cruciale nella gestione degli accessi e nell’informazione ai visitatori, garantendo la sostenibilità di un luogo dichiarato Patrimonio UNESCO.

Con l’arrivo dell’autunno, l’area torna alla sua quiete, in attesa di riaccogliere i visitatori con l’inizio della prossima stagione estiva.