In un paesino della Sardegna esiste una cipolla unica al mondo: ecco di cosa si tratta

Il Comune punta ora alla certificazione De.C.O. per tutelare e valorizzare questo prodotto unico.
Le cipolle di Banari si distinguono per le tuniche dorate e l’interno bianco. Il loro sapore dolce le rende versatili in cucina, ideali sia per ricette cotte che per essere consumate crude in insalata. Hanno una forma schiacciata e dimensioni notevoli, con esemplari che possono pesare fino a un chilogrammo.
Crescono solo a Banari grazie a un mix unico di terreno argilloso fertile ed escursioni termiche tra giorno e notte. La semina avviene ad agosto su terreni concimati, le piantine vengono trapiantate dopo due mesi e la raccolta si svolge a luglio. I semi, tramandati da secoli, mantengono un patrimonio genetico esclusivo che non si riproduce altrove.
Ogni anno a luglio si celebra la Sagra della Cipolla, evento interrotto solo dalla pandemia. Il Comune punta ora alla certificazione De.C.O. per tutelare e valorizzare questo prodotto unico.

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