Vitalia Scano, 53 anni, originaria di Villamar, è un esempio di dedizione, passione e amore per la cucina. Madre di due figli, Elisa (31 anni) e Roberto (25 anni), è ben felice di poter dire che entrambi hanno seguito le sue orme professionali: infatti, Elisa gestisce una rinomata gastronomia ad Amsterdam, mentre Roberto lavora come chef a New York per un noto ristorante. La strada culinaria è un affare di famiglia che si tramanda di generazione in generazione.
Infatti, la passione di Vitalia per la cucina ha radici profonde. È cresciuta tra i fornelli della locanda di sua nonna Eva, un luogo iconico a Villamar che accoglieva viaggiatori e commercianti di passaggio. Fin da bambina, Vitalia ha respirato il profumo delle ricette tradizionali, osservando la nonna che iniziava a lavorare alle tre del mattino, gestendo sia il bar che la locanda. Questo ambiente tutto al femminile, ricco di tradizione e sapori autentici, ha gettato le basi per il suo futuro.

Nonostante il sogno di frequentare l’alberghiero fosse irraggiungibile in gioventù, Vitalia non si è arresa. Si è diplomata come ragioniera, si è sposata presto e ha iniziato a lavorare in un negozio con il marito, per poi gestire una birreria. Tuttavia, il richiamo della cucina era irresistibile. Ha studiato da autodidatta, “rubando” i libri di cucina al fratello che frequentava l’alberghiero, e ha partecipato nel tempo a tantissimi corsi per migliorarsi. Solo più tardi, già adulta e madre, è riuscita a coronare il sogno di diplomarsi all’alberghiero, dimostrando che non è mai troppo tardi per inseguire le proprie passioni.
Dopo una lunga gavetta nelle cucine e una separazione che ha segnato un nuovo inizio, Vitalia è diventata una chef gourmet. Ha lavorato in Gallura, lasciando il cuore nelle cucine di locali storici come “Su Sperrittu”. Qui ha perfezionato la sua arte culinaria, lavorando anche come chef privata per imprenditori e affinando la sua conoscenza della cucina tradizionale sarda e della cosiddetta “cucina dei centenari”, ricca di piatti genuini e salutari.

Vitalia ha portato questi sapori in giro per il mondo, collaborando con ambasciate e rappresentando la Sardegna in città come Milano e Roma. Dal 2018, è la proprietaria del ristorante “Sandalia”, situato nel quartiere africano di Roma. Questo locale, che combina tradizione e innovazione, è frequentato da una clientela di alto livello, tra cui ministri e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra i piatti più apprezzati ci sono i culurgiones, sia nella versione tradizionale che ripieni di gamberi o astice, i paccheri alla carlofortina, la calamarata e lo spaghetto all’aglio nero e caviale.
Oltre a gestire il ristorante, Vitalia si dedica a progetti culturali di grande importanza. È presidente dell’associazione Menù Deleddiano, un’iniziativa che celebra i piatti descritti nei romanzi di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura. Da bambina, Vitalia trovava conforto nei romanzi della scrittrice sarda, e ora, attraverso questo progetto, porta i sapori della Sardegna in giro per il mondo, con le pietanze descritte nelle novelle deleddiane come filindeu, pani frattau, pecora in cappotto e seadas.
Vitalia è anche una presenza attiva in televisione: nel 2022 ha partecipato al programma Rai Camper e, di recente, è stata ospite a Uno Mattina, dove ha preparato la sua celebre fregula condita con salsiccia, carciofi, zafferano di Ivan Cortis e pecorino: un piatto ricco di sapori autentici che ha incantato tutti i presenti.

La chef Vitalia Scano a Uno Mattina
Inoltre, quest’anno sarà, per la terza volta consecutiva, nella cucina del Festival di Sanremo, dove preparerà le sue pietanze per cantanti, giornalisti e staff.
Un altro progetto significativo riguarda la collaborazione con un gruppo di chef donne americane, che verranno a Roma per una settimana per imparare da lei i segreti della cucina italiana.
Vitalia Scano è molto più di una chef: è un’ambasciatrice della cultura sarda, un modello di determinazione e un esempio di come la passione possa trasformare la vita. La sua cucina è un viaggio attraverso i sapori autentici della Sardegna, rivisitati con maestria e portati con orgoglio sulle tavole di tutto il mondo.
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