Ieri, nella suggestiva cornice di Gand, in Belgio, si è svolta l’edizione 2024 del prestigioso “Brussels Beer Challenge”, uno degli eventi birrari più rispettati a livello mondiale. Dal suo lancio nel 2012, il concorso è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento per il settore della birra artigianale, attirando produttori di eccellenza da ogni parte del globo.

Quest’anno la competizione è stata serrata, con oltre 1700 birre in gara, provenienti da 39 nazioni e suddivise in numerose categorie. Tra i partecipanti, i birrifici sardi hanno saputo distinguersi con risultati di rilievo, confermando ancora una volta la qualità e la creatività del comparto birrario della Sardegna.

Tre birrifici dell’isola hanno ottenuto importanti riconoscimenti:

• Birrificio 4Mori di Montevecchio Guspini: Bronzo con la birra Pozzo 16 nella categoria Lager-Helles.
• Birra Puddu di Oristano: Bronzo con la Porter nella categoria omonima.
• Harvest di Settimo San Pietro: Argento con la Rena Bianca nella categoria Hybrid.

Non è la prima volta che i birrifici sardi brillano al “Brussels Beer Challenge”. Sia il Birrificio 4Mori che Harvest avevano già ottenuto un bronzo rispettivamente nel 2021 e nel 2023 con le stesse birre premiate quest’anno. Birra Puddu, invece, può vantare una medaglia d’argento nel 2022 e addirittura un oro nel 2023 con la sua Porter.

Questi risultati ribadiscono lo stato di salute e la crescita del settore della birra artigianale in Sardegna. I birrifici locali non solo innovano, ma riescono a conquistare la scena internazionale grazie alla combinazione di tradizione, passione e qualità.

Ogni anno, infatti, un numero crescente di produttori sardi ottiene prestigiosi riconoscimenti, dimostrando che la Sardegna non è solo terra di vini pregiati, ma anche patria di birre artigianali di altissimo livello, capaci di competere con i migliori marchi del mondo.

Un vero e proprio laboratorio artigianale per la lavorazione della droga, nascosto nel cuore del paese. È la scoperta fatta dai Carabinieri della Stazione di Desulo, che nella mattinata del 18 dicembre hanno arrestato un 28enne desulese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, al termine di una perquisizione domiciliare d’iniziativa.

All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 chilogrammi di marijuana, suddivisi in numerosi involucri di varie dimensioni, 8 grammi di hashish, 6 grammi di cocaina, oltre a bilancini di precisione, una bilancia digitale e una grande quantità di materiale utilizzato per il taglio, la pesatura e il confezionamento delle dosi.

L’appartamento, situato in pieno centro abitato, si presentava in uno stato di evidente disordine: tavoli e ripiani erano occupati da bustine vuote, ritagli di cellophane, residui di sostanze stupefacenti e strumenti per la lavorazione sparsi in più stanze. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’intera abitazione era stabilmente adibita alla preparazione della droga destinata allo spaccio, senza particolari accorgimenti per nascondere l’attività illecita.

Il giovane è stato immediatamente arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari. Successivamente, a seguito della convalida dell’arresto, nei suoi confronti sono state applicate le misure cautelari dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione rientra nel più ampio piano di controllo del territorio portato avanti dai Carabinieri della Compagnia di Tonara, con particolare attenzione alle aree interne, spesso considerate meno esposte ma che, come dimostrano i fatti, non sono immuni da fenomeni di microcriminalità e traffico di sostanze stupefacenti.