Ad Assemini lacrime e commozione per l’addio a Michele Murenu

Dolore immenso per tutti, alla morte di un ragazzo che dopo un un impegnativo concorso era riuscito a coronare il suo sogno, entrando nel Corpo Forestale. Poche parole e tante lacrime per chi, oggi, si è unito nel dolore di mamma Cristina e papà Marco, insieme al fratello Simone.
All’arrivo del feretro, alle 16.30, la chiesa della Beata Vergine del Carmine di Assemini era già gremita. Una folla commossa e addolorata non ha voluto mancare all’addio di Michele Murenu, il 24enne agente del Corpo Forestale di Santadi, morto in un incidente sulla Provinciale 79 mentre correva a spegnere un incendio nelle campagne di Villaperuccio.
I colleghi in uniforme a rendergli onori militari. Dentro, una chiesa gremita di persone. Fuori, sotto un sole cocente, in tanti a salutare per l’ultima volta il giovanissimo Michele Murenu. Era in servizio alla stazione del Corpo Forestale di Santadi, quando, mentre percorreva la Provinciale 79 per spegnere un incendio nelle campagne di Villaperuccio, la Land Rover, guidata dalla collega Federica Mulas, è uscita fuori strada e si è ribaltata in cunetta.
Dolore immenso per tutti, alla morte di un ragazzo che dopo un un impegnativo concorso era riuscito a coronare il suo sogno, entrando nel Corpo Forestale. Poche parole e tante lacrime per chi, oggi, si è unito nel dolore di mamma Cristina e papà Marco, insieme al fratello Simone.
Presenti tante divise verdi della Forestale alla chiesa del Carmine. Ma non solo. A salutare Michele c’erano gli uomini di Forestas, gli operatori della Protezione Civile di Siliqua, i Vigili del Fuoco e volontari della Misericordia. E poi, insieme a tantissimi amici e parenti, anche i suoi compagni dell’Atletica Valeria di Decimomannu, altra sua grande passioni. Presenti diverse autorità, come la presidente della Regione Alessandra Todde e diversi sindaci. Vicino all’altare c’è il gonfalone della Regione.
“La vita di Michele è stata breve ma intensamente vissuta”, le parole del vicario del vescovo Ferdinando Caschili, “e come dice il testo, la vera saggezza non è nel numero degli anni, ma nella dedizione e impegno con cui si vive la vita”, le parole dell’officiante che ha chiesto l’iscrizione del nome del giovane Murenu nel “libro della vita”, formula religiosariservata a chi merita di essere ricordato. Come prima lettura, un passo del Vangelo di Paolo, mentre la seconda ha riguardato l’arrivo delle donne al sepolcro di Gesù risorto. Un messaggio di fede e speranza di altra vita anche per Michele.

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