Il Comune di Tortolì ha compiuto un importante passo avanti verso una città più sicura e moderna con l’installazione di nuovi semafori intelligenti nelle vie: della Lavandaia, Foddeddu e Giuseppe Garibaldi (lato ponte). Questi dispositivi non solo sostituiscono le vecchie lanterne, ma offrono vantaggi significativi per la comunità.

Grazie alla loro capacità di adattarsi in tempo reale al traffico, i semafori riducono i tempi di attesa, migliorano il flusso veicolare e aumentano la sicurezza stradale.

Il semaforo in via Garibaldi (lato città) non è stato sostituito in previsione di una nuova viabilità, pensata per migliorare ulteriormente la circolazione in quell’area. Questo intervento non solo favorisce una mobilità più efficiente, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale, rendendo Tortolì un esempio di innovazione e sostenibilità.

Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, è stata vittima di una serie di attacchi sessisti e violenti comparsi in alcune pagine social. Parole indegne come pu**ana, bugiarda, scrofa, mafiosa e altre offese personali hanno scatenato una ferma reazione di condanna da parte del mondo politico e della società civile.

In molti hanno sottolineato come questi insulti non siano solo ignobili, ma anche il segno della totale assenza di argomenti da parte di chi tenta di screditare il lavoro della presidente. “Chi ricorre all’odio e alla violenza verbale per colpire una donna lo fa perché teme la sua forza, la sua determinazione e la sua integrità”, si legge in uno dei tanti messaggi di sostegno diffusi nelle ultime ore.

Todde, si ribadisce, non si lascerà intimidire da offese così vili e discriminatorie. Numerose le voci che invitano a respingere con decisione ogni forma di violenza verbale e sessismo, riaffermando la necessità di proseguire la battaglia per il rispetto e la dignità delle donne con coraggio e determinazione.

Sui social si è diffusa una grande ondata di solidarietà: centinaia di messaggi di vicinanza e incoraggiamento sono arrivati non solo da esponenti politici, ma anche da cittadini, associazioni, giornalisti e semplici utenti indignati per gli attacchi subiti dalla presidente.