Da questa domenica i passeggeri sulla nave di linea della Grimaldi potranno già sbarcare nel molo di Levante esterno al porto di Arbatax. Oggi con una piccola cerimonia il presidente dell’Adsp Massimo Deiana ha ufficialmente dichiarato conclusi i lavori.

Massimo Deiana

Da agosto 2020 era chiusa dopo che una manovra errata della Bithia della Tirrenia danneggió gravemente una briccola. Ben 400 mila euro sono stati investiti dall’ente che ha sostituito tutti i respingenti e ha eseguito altri interventi per migliorare l’area.

Marcello Ladu

Questo passaggio farà sì che il molo di Levante interno verrà impiegato totalmente alla nautica da diporto. Via i Jersey e gli orsogril che delimitano l’area sterile che verrà adibita a parcheggi, vista la crescente domanda estiva dei vacanzieri che partono da Arbatax per le mini crociere del Golfo.

Mattia Caniglia

Ulteriori lavori in agenda: il posizionamento di un sistema di video sorveglianza, sistemazione dell’illuminazione, lavori di consolidamento del piazzale del molo di Ponente, il livellamento dei fondali del bacino di evoluzione e la realizzazione di nuovi scali di alaggio sulla Banchina di Riva.

Il presidente Deiana ha rimarcato l’intenzione di rendere più fruibile e massimizzare tutta l’area portuale utilizzando gli spazi a disposizione riordinando gli spazi e sistemando le criticità e ha concluso ringraziando il comandante del Porto Mattia Caniglia e il sindaco di Tortolì Marcello Ladu per il costante ascolto e dialogo con l’ente portuale.

…

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.