Il melo è una coltura radicata storicamente in Sardegna, con molte varietà locali, tra cui la Trempa Orrùbia, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).

Questa cultivar, di origini sconosciute, è coltivata principalmente a Ussàssai e in altre zone della provincia di Nuoro. Presenta caratteristiche di resistenza al freddo, buona produttività e lunga conservazione post-raccolta.

L’albero è di medio vigore, con foglie di dimensioni medie e fiori di colore rosa chiaro. I frutti, di forma obloide, hanno una pruina leggera e un colore verde giallastro con sfumature rosse o rosate.

Il peduncolo è di media lunghezza, e la polpa, di consistenza media e colore bianco, offre un sapore dolce e lievemente acidulo. La Trempa Orrùbia è commercializzata principalmente a livello locale, ma mostra potenziale per espandersi in nuovi mercati grazie alle sue eccellenti caratteristiche organolettiche e alla lunga durata.

[Immagini Biodiversità Sardegna/Sardegna Agricoltura]

Si è concluso ieri, dopo nove intensi anni, il ministero pastorale di don Michele nella comunità di Jerzu. Un cammino condiviso che ha lasciato un segno profondo nel cuore dei fedeli, fatto di celebrazioni, incontri, momenti di gioia e di dolore, vissuti sempre con lo spirito di servizio e dedizione che lo hanno contraddistinto.

Tantissimi jerzesi hanno accompagnato don Michele nel suo ingresso ufficiale nella nuova parrocchia di San Pietro a Perdasdefogu, dove proseguirà la sua missione pastorale.

Sabato pomeriggio, in occasione della sua ultima celebrazione eucaristica come parroco di Sant’Erasmo in Jerzu, il sindaco Carlo Lai ha espresso, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, un sentito messaggio di gratitudine.

Riportiamo le sue parole:

“Carissimo don Michele,
anche se, per la tua innata propensione a mantenere il basso profilo, hai fatto sapere che non avresti voluto feste e discorsi celebrativi, questa sera ritengo sia doveroso per il sindaco essere qui a porgerti il saluto a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza che mi onoro di rappresentare e che attraverso le mie parole intende farti sapere di esserti immensamente grata per l’impegno profuso nell’opera svolta durante tutto il tuo ministero pastorale in mezzo a noi, per il cammino fatto insieme e per i valori umani e sociali che hai proposto.
…
Caro don Michele, grazie! Non ti diciamo addio, ma arrivederci perché questa resterà sempre anche la tua casa, e noi saremo felici di rivederti e riabbracciarti ogni volta che vorrai tornare.”

Il saluto del sindaco ha raccolto l’applauso e la commozione della comunità, che si è stretta attorno al suo parroco per ringraziarlo dei tanti anni vissuti insieme.