Quando si parla di violenza di genere, educazione e istruzione sono alla base della prevenzione. Per questo, Voltalcarta da anni realizza interventi di formazione e informazione nelle scuole di ogni ordine e grado.

Per fare sintesi e dare dignità al paziente lavoro svolto negli ultimi anni, l’associazione presieduta da Loredana Rosa ha deciso di onorare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, con un incontro che avrà come protagonista la comunità educante.

“La parola alla scuola – Percorsi didattici contro la discriminazione di genere”: questo il titolo dell’evento che si terrà sabato 25 novembre dalle 16,30 nella sala consiliare del Comune di Jerzu.

All’incontro, coordinato dalla stessa Loredana Rosa, parteciperanno: il corpo docente e studentesco dell’istituto Businco di Jerzu, con il dirigente Alessandro Bianco che regge anche l’Ipia di Perdasdefogu; Belinda Locci, insegnante e consigliera del Comune di Jerzu; Lorena Paola Urrai, consigliera di parità della Provincia di Nuoro; Veronica Ligas, studentessa del Liceo Da Vinci di Lanusei; Matteo Scudu, studente universitario, già protagonista di “Voci di un verbo plurale”, video inchiesta girata nel 2016 in cinque scuole superiori ogliastrine.

La serata prevede numerosi contributi degli studenti dei vari plessi e una performance teatrale degli stessi, diretti dall’attore e regista Fabrizio Passerotti.

La foto del giorno è dedicata al suggestivo presepe della chiesa di Lotzorai, un diorama realizzato interamente a mano che unisce arte, fede e profondo significato simbolico. Per la parrocchia di Sant’Elena Imperatrice si sono messi al lavoro i membri del Gruppo del Presepe di Lotzorai, che con passione e grande cura artigianale hanno dato vita a un’opera di forte impatto emotivo.

Ogni dettaglio racconta un messaggio: il ponte, elemento centrale del presepe, è simbolo di unione tra i popoli, di incontro e di dialogo, mentre Gesù Bambino è posto a rappresentare i più deboli, i poveri, coloro che spesso vivono ai margini della società, anche sotto i ponti, ricordando a tutti il vero significato del Natale.

Il risultato è un presepe capace di riportare al centro i valori della solidarietà e dell’accoglienza.