In Sardegna ci sono tre parchi dedicati ai dinosauri: ecco dove

Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri: ecco dove
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Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri. Scopriamoli insieme.
Il primo si trova nel nuorese, a Bitti. Si chiama “Bittirex” e mette in mostra, in un enorme e verde parco, le riproduzioni fedeli dei dinosauri più famosi.
BittiRex è un evento culturale realizzato in collaborazione con “Dinosauri in Carne e Ossa”, il brand 100% italiano riconosciuto in tutto il mondo che associa l’intrattenimento a contenuti scientifici garantiti da paleontologi e professionisti del settore. Un appassionante viaggio nella Preistoria che accompagna il visitatore alla scoperta dei giganteschi dinosauri dominatori dell’Era Mesozoica.
Il parco in pillole:
- Intrattenimento e cultura scientifica
- 10 ricostruzioni a grandezza naturale di dinosauri
- Pannelli didattici per soddisfare ogni curiosità
- Ricostruzioni virtuali e fondali di ambientazione
- Sezione come si costruisce un dinosauro
- La Paleontologia in Sardegna: racconto delle ultime scoperte
- Visite guidate, laboratori e giornate evento a tema, per la scuola e per la famiglia
- Il parco è stato creato da un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti in tutte le fasi di realizzazione.
Il secondo parco si trova, invece, all’interno del più noto “Sardegna in miniatura”.
Perchè in passato era proibito giocare a Sa Murra in pubblico?

Il gioco è un vero spettacolo, bellissimo anche da osservare. Oggi ci sono veri e propri campionati per gli appassionati ma un tempo non si poteva giocare a murra in pubbblico: sapete perchè?
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“Sa Murra”, gioco antichissimo, si lega nell’immaginario comune subito alla Sardegna ma affonda le radici nell’Antico Egitto e nell’epoca romana (allora si chiamava Micatio). Anche Manzoni ne parla ne I Promessi Sposi.
Proibito nei luoghi pubblici dal 1931 perché considerato gioco d’azzardo, oggi è tollerato e persino organizzato in tornei da appassionati.
Il gioco è un vero spettacolo: due (o due coppie) indovinano simultaneamente la somma delle dita mostrate, gridando “Murra!” se la somma è dieci. Il ritmo è frenetico, quasi musicale, e spesso serve un arbitro per decidere le contestazioni. Vince chi arriva prima a sedici, ma la rivincita è quasi obbligatoria.
Velocità, strategia e qualche discussione accesa: sa Murra è semplice da imparare, impossibile da ignorare.

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