Ulassai oggi è in festa per celebrare il centesimo compleanno di uno dei suoi cittadini più anziani e amati, Tziu Alfio Chillotti. Una giornata di grande gioia e significato per tutta la comunità ulassese, che – attraverso il sindaco Giovanni Soru – ha voluto rendere omaggio a un grande lavoratore e a un uomo stimato da tutti, con alle spalle una vita ricca di esperienze, saggezza e amore per la lettura. In paese tutti lo ricordano per il negozio e per l’officina che ha condotto per anni.

Tziu Alfio Chillotti, classe 1923, ha spento la bellezza di 100 candeline in compagnia di amici e parenti. Accanto a lui, in particolare, il primo cittadino ulassese che gli ha consegnato una targa per ricordare questo importante traguardo e la sorella Aurora, di 90 anni.

Il sindaco Soru ha lodato Tziu Alfio come esempio di dedizione al lavoro e alla famiglia.

Tziu Alfio è stato un grande lavoratore per gran parte della sua vita, contribuendo alla crescita e allo sviluppo della comunità di Ulassai. La sua età avanzata non gli ha impedito di mantenere una mente attiva e curiosa. Proprio in questi giorni, sta dedicando il suo tempo alla lettura di un classico della letteratura italiana, “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Questo dimostra la sua continua passione per la conoscenza e la cultura, un esempio per tutti noi di come la mente possa rimanere giovane indipendentemente dall’età.

La festa in occasione dei 100 anni di Tziu Alfio è stata un momento toccante per Ulassai e per tutta l’Ogliastra, da anni ormai riconosciuta come terra della longevità. Ha evidenziato l’importanza di onorare e rispettare i nostri anziani, che portano con sé un tesoro di esperienza e saggezza che arricchisce la comunità intera. La vita di Tziu Alfio è un esempio straordinario di come la passione, la dedizione al lavoro e la curiosità possono guidarci attraverso ogni fase della vita, ispirando le generazioni future a seguire il suo esempio.

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Arriva dall’Australia e la sua coltivazione è possibile anche con suolo e clima nostrano, cosa che ha permesso la sua introduzione nel sud Italia tra cui la nostra Isola. Il loro nome deriva dalla caratteristica polpa che somiglia, infatti, al caviale: è costituita da numerosissime e piccole vescicole traslucide e croccanti di forma tondeggiante/ovale che, come il caviale “originale” esplodono in bocca facendo assaporare un gusto aspro e fortemente aromatico.

Il frutto è allungato e stretto, lungo da 6-7 cm e dal diametro di 2 – 2,5 cm. Il colore del frutto può cambiare in base all’esposizione solare e alle temperature: al sud, per esempio, la buccia assume colori più intensi e la polpa ha tonalità più brillanti.

Nonostante ora sia coltivato come abbiamo raccontato anche in Italia, il costo del caviale di limone si aggira attorno ai 200 € al kg, ecco perché è destinato, per ora, a poche cucine in grado di affrontare una simile spesa.