Domenica 12 febbraio a Jerzu, nella località Sant’Antonio, si svolgerà la prima edizione dello Short Trail Valle dei Tacchi.

Una manifestazione di running non competitiva, ideale per tutti, dove cimentarsi in un percorso di difficoltà medio-alta di 9,1 Km oppure in quello di 3,5 km con difficoltà bassa, in cui concedersi una salutare camminata. Immersi nella natura incontaminata si affronteranno sentieri e mulattiere più o meno tecniche, con saliscendi mozzafiato su  tratti panoramici tra i tacchi calcarei che spaziano su tutta la zona.

Ci sarà anche la possibilità per bambini e ragazzi di mettersi alla prova con una corsa su un circuito, sulle distanze di 300, 600 e 1000 metri – in base all’età dei partecipanti -.

Un modo per interagire con la montagna in maniera diversa e il paese di Jerzu, che vanta una grande tradizione nell’atletica leggera, pronto a raccogliere la sfida.

“L’idea è quella di far conoscere meglio e far vivere appieno le bellezze di Sant’Antonio, sia alla popolazione locale ma anche a coloro che arriveranno da tutta la Sardegna, concedendosi una domenica di svago lontano dalla frenesia di tutti i giorni”, ci spiega Marco Melis, presidente dell’ASD Valle dei Tacchi di Jerzu.

La manifestazione è patrocinata dal Comune di Jerzu, e all’organizzazione collaborano La Pro Loco e il GS Atletica Ogliastra.

Informazioni e dettagli nella locandina.

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Un insolito cantiere balneare ad Arbatax: spunta una piscina fai-da-te sulla spiaggia della Capannina.

Ad Arbatax, la tradizionale routine balneare degli ultimi avventori è stata interrotta da una singolare iniziativa che ha trasformato la prima spiaggia della Capannina in un improvvisato stabilimento di lusso, sebbene molto casereccio.

La piscina

Alcuni lettori ci segnalano la presenza di una piscina scavata nell’arenile, un’opera che, sebbene abusiva, non manca di una certa ingegnosità ingegneristica e di una buona dose di audacia estiva.

La buca “di qualche metro” diventa lusso low-cost. La struttura in questione è stata descritta come una vera e propria buca di qualche metro che ricorda una piscina vera e propria. Non si tratta, tuttavia, di un semplice fossato sabbioso, ma di un progetto che ha previsto una lavorazione accurata: l’insolita piscina è stata infatti foderata da un telo cerato per garantire l’impermeabilità e, cosa fondamentale, è stata anche riempita di acqua.

La piscina

Per completare l’opera, la sabbia è stata ammucchiata di lato, probabilmente per creare un argine o, più semplicemente, per liberare lo spazio necessario, dando vita a un piccolo solarium privato. L’effetto finale è quello di una sorta di jacuzzi o, quantomeno, di una piscina privata costruita con mezzi di fortuna.

Se l’iniziativa può strappare un sorriso per l’inventiva, la sua natura non regolamentata ha subito attirato l’attenzione. Trattandosi di un intervento non autorizzato sull’arenile demaniale, sono stati infatti allertati gli uomini della Capitaneria di Arbatax, chiamati a verificare la situazione e a ripristinare il corretto uso della spiaggia.

L’episodio, che dimostra una creatività quasi surreale nel desiderio di un bagno esclusivo, si conclude inevitabilmente con l’intervento delle autorità. Resta da vedere quanto durerà questa stravagante “piscina nella spiaggia” prima di essere smantellata e restituita all’uso pubblico, ma di certo ha fornito un momento di ilarità e una curiosa storia da raccontare ai bagnanti. L’ambizione, si sa, non ha confini, neanche sulla battigia.