Daniele Conti lascia il Cagliari dopo ben 23 anni.

L’ex capitano rossoblù, calciatore per 17 stagioni con la maglia rossoblù, attualmente ricopriva il ruolo di coordinatore tecnico della Primavera.

Conti una vera e propria bandiera della squadra sarda, una volta dato l’addio al calcio era entrato a far parte della società e questa notizia arriva inaspettata, come conferma il comunicato del club.

Si legge nella nota: “Il Cagliari Calcio comunica che Daniele Conti nella giornata di ieri ha rassegnato le proprie dimissioni da Coordinatore tecnico della Primavera. Dal 2016, dopo aver indossato la maglia del Cagliari per tante stagioni, Conti è entrato a far parte dell’Area Tecnica della Società. Le sue qualità umane, unite all’esperienza e al forte senso di appartenenza ai colori rossoblù sono state una risorsa preziosa, in particolare nella scoperta, crescita e valorizzazione dei giovani, che in lui hanno visto un’autentica guida.

Il Club accoglie pertanto con rammarico le sue dimissioni, improvvise e dettate da ragioni personali, e nell’esprimergli un sentito ringraziamento per quanto fatto in questi anni, auspica di poter lavorare di nuovo insieme in futuro”.

I Carabinieri della Stazione di Bari Sardo, al termine di attività d’indagine iniziata a giugno dalla denuncia sporta da un’anziana di Loceri, che lamentava indebiti prelievi dal suo conto corrente, (9.000 euro in n. 9 distinti
prelievi da euro 1.000 ciascuno), avvenuti in epoca recente sino alla data della denuncia, attraverso la sua tessera bancomat della quale aveva verificato l’assenza in casa, attraverso l’attività informativa, l’acquisizione e la visione dei filmati di telecamere di sorveglianza, le perquisizioni domiciliari, identificavano due donne che, in concorso fra esse, si sarebbero rese responsabili, una del prelevamento della tessera bancomat dall’interno dell’abitazione dell’anziana, l’altra del prelievo materiale del denaro attraverso sportelli bancomat vari della giurisdizione.

La tessera bancomat e parte del danaro sottratto, sono stati trovati durante la perquisizione domiciliare effettuata il 7 luglio all’interno dell’abitazione di una delle due donne, richiesta nell’ambito delle indagini e concessa dall’Autorità Giudiziaria.