Il suo suo suono è caratteristico dei film ambientati nel meridione italiano. Tra gli antichi strumenti musicali della Sardegna, nonché in tutto il mondo, c’è “sa trunfa”, noto come lo scacciapensieri.

Una struttura in metallo ripiegata su se stessa, a forma di ferro di cavallo. In mezzo, una sottile lamella metallica, fissata da un lato alla struttura dello strumento, libera invece all’altro lato.

In passato, “sa trunfa” era il passatempo preferito de”is picciòcus de crobi”, i “ragazzi della cesta”, che per pochi spiccioli portavano a casa la spesa dei signori.

Il sequel di Banditos e Balentes, diretto da Fabio Manuel Mulas, prende forma con i primi ciak previsti per la prossima primavera. Dopo il successo de “Bandidos e Balentes. Il codice non scritto”, la pellicola più premiata di sempre in Sardegna con tantissimi riconoscimenti internazionali, Mulas torna con una nuova avventura cinematografica interamente girata sull’isola. La produzione, affidata alla Nuragica Film, ha scelto location iconiche come il Parco Nazionale dell’Asinara, la Barbagia di Ollolai e l’Ogliastra.

Tra i protagonisti selezionati attraverso i casting spicca un nuovo volto sardo: Mattia Serra, 34 anni, panettiere e orgogliosamente ogliastrino. Appassionato di cavalli da caccia, calcio e storia del banditismo in Sardegna, Serra ha conquistato la produzione per la sua naturalezza e grinta davanti alla macchina da presa.

Mattia è il secondo dei nove protagonisti ufficialmente scelti per il film, pronto a portare sul grande schermo energia e autenticità.