Lettera di un’insegnate ogliastrina sui vincoli delle sedi lontane: “Non fateci scegliere tra lavoro o famiglia”

Vogliamo svolgere serenamente il nostro bellissimo lavoro, ma per poter rendere al 100% abbiamo bisogno della serenità sia nostra che della nostra famiglia.
Gli insegnanti immessi in ruolo, scendono di nuovo in piazza contro il vincolo temporaneo di permanenza in una scuola lontana dalla propria residenza per diversi anni.
A tal proposito vi proponiamo la lettera di una docente ogliastrina che spiega le motivazioni della sua contrarietà a questo obbligo di legge.
“Mi chiamo Francesca Dore, ho 44 anni e abito a Lanusei.
Ho partecipato al concorso straordinario 2018 e occupavo la posizione 289/1006.Già da fine agosto 2019 sono iniziate le assunzioni dalla suddetta graduatoria. Finalmente a settembre 2020 è arrivato anche il mio turno ma il mio più grande sogno si è trasformato nel mio più grande incubo.
Il governo infatti con la legge 159 del 29 dicembre 2019 ha ben pensato di imporre il vincolo quinquennale su tutti i neoassunti 2020. A prescindere dalla graduatoria di appartenenza, privandoci di ogni tipo di mobilità dal trasferimento alle assegnazioni, utilizzazioni e art. 36.
Io sono stata assunta a Siniscola e purtroppo è una sede decisamente lontana. Speravo di poter usufruire della legge 100 per il coniuge militare, dato che mio marito è carabiniere e questa legge è sempre esistita per agevolare i coniugi dei militari e invece il governo ha lasciato nel bando della mobilità solo 2 deroghe: 104 successiva al bando di concorso e sovrannumerari.
Purtroppo mi ritrovo a 200km sola andata da casa mia con due bambini di 5 e 6 anni e a dover viaggiare perché purtroppo non posso stare a Siniscola per svariati motivi e mi chiedo perché tutto questo accanimento contro di noi.
Ci stanno privando di tutto ciò che può in qualche modo farci avvicinare alla nostra famiglia per altri 4 lunghi anni anche perché in Ogliastra ci saranno tantissimi pensionamenti e quindi tantissimi posti liberi. Siamo arrabbiati e combatteremo contro questo vincolo, perché è incostituzionale in quanto imposto in maniera retroattiva in un concorso già concluso e con assunzioni oramai già in corso (andando contro l’Art. 3 della Costituzione). Disparità di trattamento tra gli assunti dallo stesso concorso e la negazione ai diritti sacrosanti della famiglia. Oltre ad essere insegnanti siamo anche madri.
Vogliamo svolgere serenamente il nostro bellissimo lavoro, ma per poter rendere al 100% abbiamo bisogno della serenità sia nostra che della nostra famiglia. Non si può essere al massimo arrivando a scuola avendo 2 ore e mezza di viaggio sulle spalle e soprattutto come si fa a trasmettere serenità ai nostri alunni se noi in primis non siamo sereni?
Molti colleghi a causa di questo vincolo che ci immobilizzata su sede per 5 anni si sono sentiti costretti a rinunciare e altri stanno valutando questa scelta. Non è giusto che la politica ci metta a scegliere tra lavoro e famiglia. Ci devono permettere di lavorare serenamente e di seguire i nostri figli senza Vincoli.

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