Sardi famosi: Gianfranco Zola, uno dei più forti calciatori italiani di sempre
				Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila ha furoreggiato sui campi nazionali e poi in quelli inglesi: Zola, sardo di Oliena, è senza dubbio uno degli atleti più ammirati degli ultimi decenni e non solo a livello italiano. Per i tifosi del Chelsea (che lo soprannominavano "Magic Box", scatola delle meraviglie) è stato il miglior giocatore della storia della squadra. Nel 2004 venne nominato "Membro dell'Impero Britannico" dalla regina Elisabetta.
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Negli anni Novanta e nei primi anni Duemila ha furoreggiato sui campi nazionali e poi in quelli inglesi: Zola, sardo di Oliena, è senza dubbio uno degli atleti più ammirati degli ultimi decenni e non solo a livello italiano. Per i tifosi del Chelsea (che lo soprannominavano “Magic Box”, scatola delle meraviglie) è stato il miglior giocatore della storia della squadra. Nel 2004 venne nominato “Membro dell’Impero Britannico” dalla regina Elisabetta.
Nato il 6 luglio 1966 ha iniziato a dare i primi calci ad un pallone nella Corrasi di Oliena per poi passare alla Nuorese nel 1984, dove venne impiegato nel ruolo di mezzapunta. Due anni più tardi si trasferisce a Sassari per indossare la maglia numero 8 della Sassari Torres. Diventando protagonista nei tre campionati giocatori con i sassaresi, un anno in C2 e due anni in C1 sfiorando la promozione in serie B. Quest’ultima stagione non passò inosservata e Luciano Moggi porta il talento sardo al Napoli. Zola vince subito il campionato con i campani e successivamente la Supercoppa Italiana. Nel 1993 si trasferisce a Parma. Con gli emiliani vince Coppa Uefa e Supercoppa Europea e sfiora lo scudetto. Nel 1996 la svolta: passa al Chelsea. Al primo anno venne premiato come miglior giocatore del campionato. Due anni più tardi vince Coppa d’Inghilterra, Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea.
A giugno 2003 decide di tornare nella sua amata isola per riportare il Cagliari in serie A, riuscendoci al primo colpo. Nello stesso anno venne eletto dai tifosi miglior giocatore del Chelsea di tutti i tempi. Nel 2004 venne nominato “Membro dell’Impero Britannico” dalla regina Elisabetta. Da quel momento il Chelsea decide di ritirare la maglia numero 25 (numero usato dal fantasista durante gli anni a Londra). Con il Cagliari dopo la promozione, decide di prolungare il contratto per un altro anno. I sardi si salvano con tranquillità e Zola chiude la carriera con una doppietta in un Juventus-Cagliari 4-2.
Con la Nazionale Italiana gioca 35 partite segnando 10 gol, nel 1994 è vice-campione del Mondo con la Nazionale. Da allenatore è stato meno fortunato: ha guidato la Nazionale Under 21 con Pierluigi Casiraghi, Whest Ham, Watford, Cagliari, Al Arabi e Birmingham City, sua ultima panchina, da cui si è dimesso il 17 aprile 2017.
        
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Partecipò a Canzonissima, al Festivalbar classificandosi terza e nel 1968 debuttò al Festival di Sanremo in coppia con Ornella Vanoni, con il brano Casa bianca che vendette 500.000 copie. La partecipazione a Sanremo le spalancò anche le porte del panorama musicale internazionale. In quegli anni, tra la fine degli anni Sessanta e Settanta partecipò a numerose manifestazioni canore, ottenne grande successo, ma presagendo l’esaurirsi della propria stagione canora pensò di dedicarsi al teatro. Dotata di particolare sensibilità, Marisa Sannia amava la musica, la poesia e la lingua sarda e questa sua passione la portò negli anni successivi ad avvicinarsi ai poeti sardi Francesco Masala, Antonio Casula e Antonio Canu sui testi dei quali elaborò melodie che diedero vita ai suoi capolavori: “Sa oghe de su entu e su mare”, “Melagranada”, “Nanas e janas” che si avvarranno anche della collaborazione dell’artista Maria Lai.