“La gioia dei bambini alla base dell’impresa”: intervista a Miles Theissen, alla guida della Giocheria La Piazzetta di Tortolì

Oggi l'imprenditore tortoliese ci racconta qualcosa in più sul piccolo regno del divertimento che si trova a gestire nel cuore della cittadina ogliastrina.
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Miles Theissen
[Redazionale]
Dai giochi in legno ai giochi tecnologici: quello dedicato allo svago dei più piccoli è un settore che meno degli altri ha conosciuto la crisi. Lo sa bene Miles Theissen, 27enne imprenditore tortoliese, che sul divertimento dei più piccoli ha costruito un piccolo grande impero nel centro storico di Tortolì.
Da anni, infatti, con la compagna Silvia, si trova alla guida della Giocheria La Piazzetta, sita tra via Vittorio Emanuele e Corso Umberto. Appassionato di pesca, escursioni in montagna e motocross, Miles è anche molto attivo in seno alla comunità tortoliese: è infatti presidente del Comitato Centro Storico di Tortolì.
Oggi ci racconta qualcosa in più sul piccolo regno del divertimento che si trova a gestire nel cuore della cittadina ogliastrina.
Quando e come è iniziata la tua avventura imprenditoriale a Tortolì?
Prima di imboccare la strada del settore commerciale ho lavorato come odontotecnico nel laboratorio di mio padre e per un breve periodo a Nuoro. Più tardi, nel 2015, mi si è presentata l’occasione di iniziare una nuova avventura nel settore imprenditoriale con l’avviamento della Giocheria “La Piazzetta” e ho sentito che quella era la strada giusta per me. Non me ne sono mai pentito.
Di cosa vi occupate esattamente? Come è nata l’idea di dedicarvi a questo settore?
Ci occupiamo di vendita al dettaglio di giocattoli dedicati a bambini di tutte le età. Inoltre abbiamo a disposizione dei clienti anche un servizio di edicola e di cartoleria. Siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti e nuovi accordi con le varie aziende del settore per migliorare il nostro servizio e la nostra offerta. È un lavoro che svolgiamo con grande passione e dedizione perchè non c’è niente di più bello di vedere un bambino felice e i genitori soddisfatti. Ci divertiamo tantissimo ad avere a che fare ogni giorno con i nostri piccoli clienti: è un modo, anche per noi, per restare ancorati alla fantasia, alla creatività e all’allegria, di questi tempi beni preziosi.
Quali sono le soddisfazioni più grandi che il tuo lavoro ti regala?
Tante volte ci è capitato di sentire i bambini dire “Wow ma questo è il paese delle meraviglie!”. Questa è una di quelle frasi che ci appaga del lavoro svolto e ci offre la grinta giusta per andare avanti e per migliorare sempre.
Quali sono i giochi più richiesti al momento?
Il mondo del giocattolo è in continua evoluzione e per stare al passo coi tempi è importantissimo avere nel proprio assortimento referenze come, ad esempio, le LOL Surprise, Lego di ogni genere e radiocomandi di ultima generazione, specialmente i droni, che ultimamente vanno per la maggiore.
Progetti per il futuro?
A breve lanceremo il nostro nuovo e-commerce TD.Toys.it, un portale dove verrà caricato un numero di articoli elevatissimo che ci proietterà nel mondo della vendita on-line oltrepassando i circuiti di Amazon, E-bay ed Eprice.
Tortolì, corteo in sostegno alla Palestina: dalla Sardegna un grido contro guerra e oppressione

Il 20 settembre Tortolì diventerà teatro di una manifestazione organizzata dalle Bruxas Ogliastrinas in solidarietà con il popolo palestinese. L’appuntamento è fissato alle 18 in piazza Fra Locci e intende richiamare l’attenzione su un conflitto che da decenni insanguina il Medio Oriente e che, secondo le promotrici, coinvolge indirettamente anche la Sardegna.
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Tortolì, corteo in sostegno alla Palestina: dalla Sardegna un grido contro guerra e oppressione.
Il 20 settembre Tortolì diventerà teatro di una manifestazione organizzata dalle Bruxas Ogliastrinas in solidarietà con il popolo palestinese. L’appuntamento è fissato alle 18 in piazza Fra Locci e intende richiamare l’attenzione su un conflitto che da decenni insanguina il Medio Oriente e che, secondo le promotrici, coinvolge indirettamente anche la Sardegna.
Al centro delle accuse c’è la presenza, a Tortolì, dell’Intermare, cantiere della multinazionale Saipem che ha sottoscritto accordi milionari con Haifa Group, società israeliana attiva nel settore agricolo. Secondo le attiviste, tali contratti appaiono contraddittori in un momento in cui Israele continua a distruggere coltivazioni palestinesi e a minare un’economia agricola che storicamente ha rappresentato la base di sostentamento del popolo palestinese. A questa contraddizione si aggiungono, denunciano, le recenti notizie sulla permanenza in Sardegna di soldati israeliani ospitati per periodi di riposo dopo il fronte di guerra e protetti dalle istituzioni come obiettivi sensibili. Un fatto che, sempre secondo le organizzatrici, stride con le limitazioni imposte a chi protesta contro questa presenza, come dimostrano i fogli di via emessi a Olbia.
Il corteo vuole anche riportare l’attenzione sul ruolo della Sardegna come punto strategico nel settore bellico. L’isola ospita infatti poligoni militari tra i più estesi d’Europa, impianti per la sperimentazione e la produzione di armi, fabbriche di bombe e aree di addestramento. Tutti elementi che, secondo i promotori della manifestazione, legano la regione a un sistema globale di conflitti e di oppressione.
Tra i temi sollevati ci sarà spazio anche per la Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale che intende rompere il blocco navale imposto a Gaza e portare aiuti umanitari alla popolazione. Per le attiviste si tratta di un’azione simbolicamente potente, capace di mostrare l’inerzia delle istituzioni e al tempo stesso di restituire speranza a chi crede ancora nella solidarietà, nella resistenza civile e nel diritto all’autodeterminazione.
Gli organizzatori ribadiscono che la questione palestinese non è soltanto politica ma anche sociale e culturale, perché riguarda l’autodeterminazione dei popoli e i diritti fondamentali. Nella loro visione, il colonialismo, il razzismo, l’arabofobia e il patriarcato rappresentano espressioni di un medesimo sistema di oppressione, contro il quale è necessario schierarsi.
Il corteo di Tortolì si inserisce dunque in un contesto di mobilitazioni che attraversano l’Europa e il mondo, con l’obiettivo di tenere viva l’attenzione sulla Palestina e di affermare un messaggio che le organizzatrici sintetizzano con una sola espressione: Palestina libera.

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