Poche luci e molte ombre nella prestaone dell‘Antes Volley, nella semifinale dei playoff di serie C: un po’ come i fari accesi nella palestra della Scuola Media di via Togliatti a Sassari, solo 18 su un totale di 48.

E che ciò abbia contribuito non poco alla debacle delle ogliastrine appare sin troppo evidente negli errori commessi in ricezione, praticamente un intero set regalato alle avversarie.

Così come un brutto scherzo l’ha giocato la tensione per la gara, con le biancorosse non capaci di esprimere le proprie qualità e mettere in difficoltà le avversarie, meritevoli del passaggio di turno, soprattutto per quanto fatto vedere nella stagione regolare.

Adesso le sassaresi incontreranno, nella finale playoff, l’Ariete Oristano, ieri vincitrice per 3 a 1 a Gonnesa, per stabilire quale squadra accederà al ripescaggio privilegiato in serie B2.

Per l’Antes questa stagione è stata assolutamente positiva, soprattutto per l’impiego costante di tante under 18 in campo e, la prossima stagione, con il mantenimento di questo organico e un paio d’innesti può rappresentare un’ulteriore passo d’avvicinamento al ritorno alla pallavolo di livello nazionale.

Una battuta di caccia trasformata in una tragedia irreparabile. Andrea Puddu, allevatore di 58 anni di Oliena, ha perso la vita sabato pomeriggio a causa di un colpo di fucile partico accidentalmente. Ma a rendere ancora più amaro il dolore della famiglia e degli amici sono arrivate, come un macigno, le parole dell’attivista animalista Enrico Rizzi, che online ha liquidato il decesso con un freddo: «Succede, rischi del mestiere».

Il dramma si è consumato intorno alle 16:30 nell’impervia zona di Villa Jumpadu. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, la morte di Puddu sarebbe riconducibile a una fatalità atroce: un colpo partito accidentalmente dal fucile di un compagno di caccia.

Nonostante l’allarme sia scattato immediatamente e il personale del 118 abbia tentato l’impossibile per soccorrere il 58enne, la gravità della ferita non ha lasciato scampo all’allevatore, deceduto quasi sul colpo davanti agli occhi dei compagni di battuta sotto choc.

Mentre Oliena si stringe attorno al lutto della famiglia Puddu, la notizia ha fatto il giro dei social, attirando l’attenzione di Enrico Rizzi. Il noto attivista per i diritti degli animali non è nuovo a posizioni radicali contro il mondo venatorio, ma il suo commento — “Succede, rischi del mestiere” — ha scatenato un’ondata di sdegno immediata.