“Il gioco dei racconti” ideato dalla scrittrice arbataxina Margherita Musella arriva quest’anno alla sua quarta edizione.

Un Premio letterario che gode di ottima salute e al quale hanno partecipato, negli anni precedenti, numerosissimi aspiranti scrittori da tutta Italia.

Il tema scelto per l’edizione 2017-2018 è “Insieme“, ed è insieme alla casa editrice “Sa Babbaiola” che il Margherita Caffè letterario collaborerà per il concorso che prende il via oggi.

Nobili, come sempre, i motivi che spingono questa interessante realtà tortoliese a indire un concorso letterario che ha il fine – come spiega la poliedrica Musella- « d’incentivare conoscenza e pluralismo culturale.»

Un concorso gratuito, aperto a tutti (purchè si siano compiuti i 15 anni di età), e nel quale saranno selezionate narrazioni inedite scritte in lingua italiana.

I passi da rispettare per partecipare regolarmente al concorso, oltre ai suddetti, sono i seguenti:

–I vincitori dovranno acquistare almeno 3 copie dell’antologia, dove sarà presente il racconto di ognuno degli scrittori finalisti, al costo massimo di 12 euro  per ulteriori copie ci sarà uno sconto). essa avrà come titolo “insieme”e conterrà la prefazione della curatrice del concorso e la postfazione dell’editore.

–I partecipanti potranno presentare un solo elaborato inedito di loro produzione in lingua italiana. la lunghezza dei testi non dovrà superare le 10 cartelle ( dimensione 14 ) da risultare di massimo 10/11 pagine.

-Il testo dovrà essere mandato per mail a [email protected] mentre il nome dell’autore e i dati personali dovranno essere indicati in un modulo di partecipazione, che verrà inviato insieme a tutte le altre info necessarie,su richiesta sempre al suddetto indirizzo mail

– La mail dovrà essere inviata entro il 15 febbraio 2018. Valutazione – tutti i lavori saranno sottoposti al giudizio di una giuria nominata dai promotori del concorso formata di 4 componenti, i cui nomi verranno pubblicati nell’opera insieme alla biografia dei prescelti. la giuria determinerà una classifica basandosi sulla propria sensibilità artistica e umana, in considerazione della qualità dello scritto, dei valori contenuti, della forma espositiva e delle emozioni suscitate. il giudizio della giuria sarà inappellabile ed insindacabile.

– Le premiazioni avverranno a maggio in data da definire presso il caffè letterario in Arbatax.

Tutti lo conoscono con il volto dell’attore romano Luca Zingaretti, ma l’idea che Andrea Camilleri aveva del protagonista dei suoi romanzi era ben diversa. A rivelarlo fu lo stesso scrittore, che diversi anni fa raccontò a “La Repubblica” l’incontro a Cagliari con quello che, nella sua fantasia, era Salvo Montalbano.

Il professor Giuseppe Marci

Fino al 1998, l’immagine che il giallista aveva pensato per il poliziotto di Vigata era ancora un puzzle di caratteristiche fisiche ancora poco delineate. Sicuramente Montalbano aveva i baffi, ed un aspetto mediterraneo. Ad unificarle in una faccia reale ci pensò il destino. Camilleri fu invitato a Cagliari dal professor Giuseppe Marci, docente di Filologia Italiana e Letteratura Sarda alla Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, per tenere un incontro che aveva come tema il romanzo del maestro siciliano “Il birraio di Preston”. I due ancora non si conoscevano, e tanto meno Camilleri aveva mai visto in volto il professor Marci. Così i due si diedero appuntamento all’aeroporto di Elmas dove Marci, d’accordo con Camilleri, si sarebbe fatto riconoscere da una copia del “Birraio” sotto il braccio.

«Era veramente impressionante la somiglianza con il mio personaggio» raccontò Camilleri a La Repubblica. La questione del volto del commissario Montalbano si presentò nuovamente al momento in cui il produttore Carlo degli Esposti decise di portare in TV la saga raccontata nei romanzi dello scrittore siciliano. Camilleri chiese al produttore della fiction di trovare un attore che somigliasse al professore cagliaritano, del quale mostrò una foto; tuttavia la produzione non trovò un attore con le caratteristiche richieste da Camilleri, e affidò così il ruolo a Luca Zingaretti.