“Relegalized”, il documentario di un regista sardo sulla cannabis che sarà proiettato in Senato (VIDEO)
Cannabis legale: un dibattito molto attuale in Italia anche alla luce delle leggi varate nel mondo in merito. Gli ultimi stati che hanno scelto di permettere la vendita legale delle droghe leggere sono americani, l’Oregon, la California e il Colorado.
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Cannabis legale: un dibattito molto attuale in Italia anche alla luce delle leggi varate nel mondo in merito. Gli ultimi stati che hanno scelto di permettere la vendita legale delle droghe leggere sono americani, l’Oregon, la California e il Colorado. Francesco Bussalai, regista nuorese, ha realizzato un documentario di un’ora ambientato in questi stati per raccontare quella che è a detta sua “la pianta più utile e più proibita del mondo”.
Il film, di cui è già uscito il trailer, sarà proiettato questa sera in anteprima alle 19 al Teatro Massimo di Cagliari, poi sarà a Nuoro per approdare infine il 29 aprile in Senato, dove nel frattempo è in discussione una proposta di legge che vorrebbe far diventare l’Italia come Olanda, California e Colorado. Tra gli intervistati anche il professor Gianluigi Gessa, farmacologo di livello internazionale dell’Università di Cagliari che racconta gli effetti benefici dimostrati scientificamente della cannabis su pazienti affetti da determinate malattie.
Spazio anche ai pazienti come un bambino di 9 anni affetto da epilessia che grazie all’olio di cannabis riduce la frequenza e l’intensità delle sue crisi epilettiche e ai coltivatori e produttori legali di piante e sostanze.
Il film, di cui è già uscito il trailer, sarà proiettato questa sera in anteprima alle 19 al Teatro Massimo di Cagliari, poi sarà a Nuoro per approdare infine il 29 aprile in Senato, dove nel frattempo è in discussione una proposta di legge che vorrebbe far diventare l’Italia come Olanda, California e Colorado. Tra gli intervistati anche il professor Gianluigi Gessa, farmacologo di livello internazionale dell’Università di Cagliari che racconta gli effetti benefici dimostrati scientificamente della cannabis su pazienti affetti da determinate malattie.
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Andrea Tugulu, classe ‘93, è un arbataxino con un grande amore per la musica. Il giovane che vive tra Cagliari e Arbatax, lavorando sia nell’ azienda di trasporti di famiglia che in un’impresa di consulenza ambientale, presenterà a breve il suo primo album.
Un mondo che sembra girare sempre più velocemente e che, potenzialmente, attraverso l’utilizzo dei social può portare all’artista una grande visibilità. Dell’importanza di un’esistenza virtuale Andrea ne è pienamente consapevole «oggi chi è che non vive una vita social?» si chiede Tugu «molti dei miei amici mi rimproverano il fatto di essere un social-fanatico» afferma «ma come ho sempre detto, lo sono non tanto per il gusto di apparire ma proprio perché purtroppo al giorno d’oggi avere visibilità al di fuori di un social network o senza l’ausilio di quest’ultimo sta diventando sempre più difficile» continua per avere visibilità bisogna interagire il più spesso possibile e in più modi possibili»e «non penso che i social siano importanti per vivere bene, anzi, ma qualsiasi artista che vuole espandere la propria “fan base” deve farne uso per avere dei risultati».
Tanti anche i progetti futuri per il rapper che ha deciso di riprendere gli studi di ingegneria ambientale, «durante l’estate tra un live è l’altro» dice «rilascerò quattro o cinque video tratti da “Vita di fretta”». E i prossimi mesi regaleranno grandi sorprese «sto lavorando ad un altro album per fine estate e insieme ad “High Vibes” ci stiamo dedicando a moltissimi altri progetti di valorizzazione del territorio». Andrea Tugulu auspica di proseguire su questa strada «spero vivamente di continuare ad andare “forte” come in quest’ultimo periodo e soprattutto che i miei brani vengano ascoltati sempre da più persone»