Carnevale 2017: in 4mila per le vie di Jerzu. Grande soddisfazione per gli organizzatori
Sarà un carnevale difficile da dimenticare quello che ha visto protagonista il paese di Jerzu quest’anno, palcoscenico di uno degli appuntamenti più divertenti dell’anno: per le vie del paese, infatti, si sono riversate circa 4000 persone rigorosamente in maschera e felici di
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Sarà un carnevale difficile da dimenticare quello che ha visto protagonista il paese di Jerzu quest’anno, palcoscenico di uno degli appuntamenti più divertenti dell’anno: per le vie del paese, infatti, si sono riversate circa 4000 persone rigorosamente in maschera e felici di trascorrere un pomeriggio in totale allegria e spensieratezza.
A riempire di colori e musica le vie di Jerzu gli originali carri provenienti da Tertenia, Ulassai, Cardedu e, ovviamente, l’immancabile carro dei ragazzi di Jerzu che hanno sfilato per il centro abitato del paese del Cannonau in un tripudio di coriandoli, musica e balli dando il via ad una serata memorabile.
Una grande soddisfazione per gli organizzatori della Pro Loco e per l’intera comunità Jerzese che ha risposto positivamente e con entusismo a questo evento.
La formula vincente? Come hanno spiegato gli organizzatori “Il grande successo dell’edizione 2017 è legato soprattutto all’accordo che la Pro Loco ha saputo stringere con i paesi del circondario che ha permesso che ragazzi e famiglie di Jerzu, Cardedu, Ulassai e Tertenia si riversassero nelle strade del paese del Cannonau a festeggiare il Carnevale 2017”.
Fondamentale e determinante la partecipazione dei volontari, l’assistenza della Croce Verde e la direzione da parte dei Vigili Urbani e delle forze dell’ordine.
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Il costume tradizionale di Dorgali diventa una torta: l’opera sorprendente di Lina Murru

Un dolce che è molto più di una torta: è un omaggio alla tradizione di Dorgali, raccontata attraverso creatività, gusto e una straordinaria abilità artigianale.
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A prima vista sembra l’autentico costume tradizionale di Dorgali, con i suoi ricami, i gioielli e le decorazioni che raccontano la storia e l’identità di un paese. Ma osservando meglio, la sorpresa è totale: non si tratta di broccato, né di oro o filigrana. È pan di Spagna, crema pasticcera e pasta di zucchero. Un capolavoro di pasticceria artistica firmato da Lina Murru.

L’opera è una torta, realizzata interamente a mano, che riproduce in modo fedele e minuzioso il costume tradizionale dorgalese. La base è composta da soffice pan di Spagna farcito con crema pasticcera, mentre l’esterno è ricoperto di pasta di zucchero. I dettagli che richiamano i gioielli e gli elementi decorativi del costume sono modellati uno ad uno con pasta di zucchero e rifiniti con ghiaccia reale, in un lavoro che unisce tecnica, pazienza e profondo rispetto per la tradizione.

Il risultato è un’opera unica, capace di fondere arte dolciaria e cultura popolare, trasformando un simbolo identitario in una creazione tutta da ammirare prima ancora che da gustare. Una reinterpretazione originale che racconta come anche la cucina possa diventare strumento di valorizzazione delle tradizioni locali.

Accanto alla parte artistica, Lina Murru condivide anche la ricetta che dà vita a questa torta speciale.

Per il pan di Spagna servono 30 grammi di zucchero e 30 grammi di farina per ogni uovo. Le uova vanno lavorate a lungo con lo zucchero, quindi si unisce la farina setacciata, incorporandola delicatamente con una frusta per non smontare il composto. La cottura avviene a 180 gradi per circa 35 minuti.
Per la crema pasticcera occorrono un litro di latte, otto tuorli d’uovo, 250 grammi di zucchero, 100 grammi di farina e vaniglia o aromi a piacere.

Un dolce che è molto più di una torta: è un omaggio alla tradizione di Dorgali, raccontata attraverso creatività, gusto e una straordinaria abilità artigianale.
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