L’Antes dimenticando velocemente la brutta prestazione della settimana precedente contro Sorso, torna a Tortolì con il bottino pieno e la quinta posizione in classifica, acciuffando così la zona playoff.

La volitiva squadra di Sanluri poco ha potuto contro le concentrate biancorosse, poco fallose, eccetto al servizio, e capaci, partendo da una buona ricezione, di costruire efficaci situazioni d’attacco.

Durante il primo set Ciuffreda e compagne si portano subito avanti e chiudono a 15.

Negli altri due il Sanluri impatta meglio la gara, ma a metà set le ogliastrine accelerano e chiudono comunque agevolmente.

Da segnalare la prova di Chiara Murru, precisa e concreta, e di Giovanna Ciuffreda, migliore realizzatrice della gara; ma è tutto il gruppo che ha  sfoderato una bella prestazione e molto incoraggiante per il futuro.

“La partita è stata approcciata nel migliori dei modi – afferma lal palleggiatrice Maria Francesca Zimmaro – con grande voglia di riscatto per la brutta prestazione contro Sorso! Piano piano si sta trovando quell’intesa all’interno del gruppo che potrebbe portare grandi soddisfazioni oltre quella della gara di Sanluri.”

Sabato prossimo si torna a casa, a Tortolì. Alle 17 scenderanno in campo le avversarie del Gonnesa, dirette inseguitrici delle biancorosse, per una gara che vale doppio in classifica.

Era il 1933, e la piccola Aurora Secchi lottava tra la vita e la morte. Una scarlattina feroce l’aveva colpita, e le complicazioni erano così gravi che i medici avevano già somministrato l’estrema unzione. I genitori, disperati, non sapevano più a chi rivolgersi… finché non affidarono le loro preghiere al Beato fra Salvatore da Horta.

Quella sera, quando tutto sembrava perduto, accadde qualcosa di straordinario: Aurora, che da ore giaceva in coma, aprì gli occhi, si sedette sul letto e chiese… da mangiare. I medici rimasero sbalorditi: nessuna spiegazione scientifica poteva rendere conto di quella guarigione improvvisa. Era un miracolo.

Il 3 maggio 1933 la Chiesa riconobbe ufficialmente l’evento, e pochi anni dopo, il 17 aprile 1938, Papa Pio XI canonizzò fra Salvatore da Horta.

Qualche giorno fa, in occasione del novantesimo anniversario di quel prodigio, la comunità di Mandas ha avuto l’onore di ospitare le reliquie del santo, rivivendo l’emozione di una storia che continua a stupire. Un ringraziamento speciale al gruppo FB Saboris Antigus per aver condiviso questa straordinaria vicenda.

Conoscevate questa storia? Racconta di una bimba che, di fronte all’oscurità della malattia, trovò la luce in un miracolo che ancora oggi fa tremare il cuore.