(FOTO) La Bitta di Porto Frailis conquista il “Porcino d’Oro” ad Arzana con i cappelletti di faraona e porcini
A rappresentare La Bitta è stato lo chef Massimo Mangano, accompagnato dal capo partita Andrea Scattu. Il piatto presentato — cappelletti fatti a mano con ripieno di brasato di faraona su crema di porcini ed erborinato sardo — ha conquistato la giuria per equilibrio, eleganza e radici territoriali. “Lo chef – spiega la direzione – ha voluto unire i profumi autunnali della nostra terra, interpretando il porcino come ingrediente simbolo di una stagione ricca di sapori e tradizioni”.
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Il ristorante La Bitta di Porto Frailis si aggiudica il prestigioso Porcino d’Oro 2025, nella storica rassegna enogastronomica che da oltre vent’anni celebra il fungo porcino e le tradizioni dell’Ogliastra. La premiazione si è tenuta ieri nell’aula consiliare del Comune di Arzana, durante la cerimonia conclusiva di un’edizione che ha unito gusto, cultura e identità. Presenti anche il direttore dell’Hotel La Bitta e la moglie Alessia Aragoni.
Quest’anno la manifestazione, organizzata dalla Pro Loco “Siccaderba” di Arzana con il patrocinio del Comune e il sostegno di diversi partner istituzionali, ha visto in gara sei ristoranti: tre sardi e tre delle Marche, in un gemellaggio gastronomico che ogni anno cambia regione ospite. Anche la giuria, presieduta dallo chef Sergio Mei, ambasciatore della cucina sarda, era composta da esperti sardi e marchigiani, per un confronto di culture culinarie nel segno della biodiversità e della valorizzazione del territorio.
A rappresentare La Bitta è stato lo chef Massimo Mangano, accompagnato dal capo partita Andrea Scattu. Il piatto presentato — cappelletti fatti a mano con ripieno di brasato di faraona su crema di porcini ed erborinato sardo — ha conquistato la giuria per equilibrio, eleganza e radici territoriali. “Lo chef – spiega la direzione – ha voluto unire i profumi autunnali della nostra terra, interpretando il porcino come ingrediente simbolo di una stagione ricca di sapori e tradizioni”.
Il piatto è stato abbinato a un Cannonau di Jerzu, scelto per esaltarne le note di bosco e la struttura del brasato, in linea con la filosofia dell’evento che ha previsto un vino in abbinamento per ciascuna creazione in gara. Dopo il successo ottenuto, il piatto vincitore è stato inserito nel menu di questi giorni al ristorante La Bitta, per permettere anche ai clienti di gustare la ricetta premiata.
“Siamo stati invitati a partecipare dal dottor Sestu, e per noi è stato un vero onore – racconta Sergio Bovi, direttore e proprietario dell’Hotel La Bitta – La fiducia nel nostro staff è sempre ben riposta: Massimo Mangano e Andrea Scattu hanno saputo rappresentare al meglio la nostra filosofia di cucina, che parte dalle materie prime del territorio per arrivare a piatti curati, autentici e capaci di emozionare. Partecipare al Porcino d’Oro e vincere è un grande motivo d’orgoglio, perché significa aver raggiunto il gusto e il cuore di tutti.”


Cappelletti fatti a mano con ripieno di brasato di faraona su crema di porcini ed erborinato sardo

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