(VIDEO) La Sardegna approda a Venezia con il cortometraggio “Non essere complice”

Il cortometraggio, ambientato all’interno di una scuola superiore, utilizza questo microcosmo per raccontare le dinamiche delle relazioni adolescenziali, in cui troppo spesso emergono forme di violenza difficili da riconoscere: dal controllo ossessivo alla violenza verbale, fino ad atteggiamenti sessisti che segnano la quotidianità dei ragazzi.
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La Sardegna ha fatto tappa al prestigioso palcoscenico di Venezia con il cortometraggio “Non essere complice”, diretto dal regista Daniele Manca. L’opera è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Tecnico Lorenzo Mossa di Oristano, che ha visto la partecipazione attiva dei rappresentanti Paola Congiu e Nicola Carrus, che hanno presentato il video davanti al pubblico.
Il cortometraggio, ambientato all’interno di una scuola superiore, utilizza questo microcosmo per raccontare le dinamiche delle relazioni adolescenziali, in cui troppo spesso emergono forme di violenza difficili da riconoscere: dal controllo ossessivo alla violenza verbale, fino ad atteggiamenti sessisti che segnano la quotidianità dei ragazzi.
Attraverso un linguaggio diretto e autentico, il progetto vuole sensibilizzare gli spettatori a non restare indifferenti e a prendere posizione: non essere complici significa riconoscere questi comportamenti e contrastarli con coraggio.
La presenza del corto a Venezia rappresenta un traguardo importante per la scuola, per il regista e per i giovani protagonisti coinvolti, ma anche per la Sardegna intera, che si conferma capace di valorizzare la creatività delle nuove generazioni e di trasformare il cinema in uno strumento di educazione e impegno civile.
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