In Sardegna vive un piccolo serpente con le zampe: sapete di cosa si tratta?

Vive un po’ ovunque sull’isola — tranne che in alta montagna — e ama il sole, la sabbia, i campi coltivati e anche i giardini. Ha un corpo cilindrico, una testolina poco appuntita, una coda lunga e sottile e una pelle dai riflessi affascinanti: azzurro-argentata, rossastra o grigio-verde, con piccoli "occhi" disegnati sui fianchi.
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Lo sapevate che in Sardegna vive un piccolo serpente… con le zampe? In realtà non è proprio un serpente, ma un sauro: si chiama Gongilo sardo, nome scientifico Chalcides ocellatus tiligugu, ed è un rettile del tutto innocuo, privo di veleno, che si muove serpeggiando ma ha quattro zampette con cinque dita ciascuna!
Vive un po’ ovunque sull’isola — tranne che in alta montagna — e ama il sole, la sabbia, i campi coltivati e anche i giardini. Ha un corpo cilindrico, una testolina poco appuntita, una coda lunga e sottile e una pelle dai riflessi affascinanti: azzurro-argentata, rossastra o grigio-verde, con piccoli “occhi” disegnati sui fianchi.
Nonostante l’aspetto particolare, è un animale timido e delicato: si nutre di insetti, vermi e piccoli artropodi, e deve guardarsi da rapaci, volpi e biacchi. Da secoli è vittima di una leggenda metropolitana assurda, soprattutto in Sicilia, dove lo chiamano “tirasciatu” e si dice che entri nelle bocche dei neonati per rubare il latte o soffocarli: una fantasia totale!
I rettili, infatti, non possono nemmeno digerire il latte. Durante l’inverno scompare dalla vista e si rifugia sotto terra, per poi tornare con la bella stagione. E la cosa forse più curiosa? È ovoviviparo: la femmina “partorisce” piccoli già formati e indipendenti. Insomma, un vero gioiello della biodiversità sarda… da ammirare, ma senza toccare!

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