Aeroporto di Tortolì, via alla riqualificazione: sbloccati 3,5 milioni di euro per rilanciare lo scalo

L’assessora Manca: “Entra a pieno titolo nella rete degli aeroporti civili della Sardegna”.
Dopo anni di attesa, arriva una svolta decisiva per l’aeroporto di Tortolì: la Regione Sardegna ha sbloccato 3,5 milioni di euro per interventi di riqualificazione che porteranno lo scalo ogliastrino a ottenere la certificazione per l’aviazione civile. Un traguardo fondamentale che apre le porte all’attivazione di voli commerciali con aeromobili da 80-100 posti, segnando un passo concreto verso l’integrazione dell’aeroporto nella rete regionale insieme agli scali di Cagliari, Olbia e Alghero.
Il finanziamento servirà per una serie di interventi strutturali e funzionali: dall’adeguamento della recinzione perimetrale alla sistemazione delle aree di manovra, dalla messa in sicurezza dell’aerostazione al potenziamento degli impianti antincendio, passando per la riqualificazione del deposito carburanti e la realizzazione di nuovi impianti idrici e fognari. Previsto anche l’acquisto di attrezzature aeroportuali indispensabili per l’operatività civile.
“Abbiamo compiuto una scelta lungimirante e tecnicamente solida – ha dichiarato l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca –. Grazie a un lavoro condiviso con gli uffici regionali, la Presidenza e gli organismi europei, abbiamo salvaguardato una misura fondamentale per la mobilità e il rilancio del turismo in Ogliastra. Lo scalo di Tortolì potrà finalmente operare come aeroporto civile, contribuendo allo sviluppo dell’intera area”.
Determinante, per lo sblocco dei fondi, è stata l’interpretazione del Regolamento Generale di Esenzione (GBER), che ha consentito di avviare gli interventi senza la necessità di una notifica formale alla Commissione Europea. In questo modo si è potuto accelerare l’iter evitando lungaggini burocratiche.
Il progetto usufruisce di un finanziamento pubblico al 95%, come previsto per le regioni europee più remote, riducendo al minimo l’onere economico per il Consorzio Industriale, che si farà carico solo del restante 5%. In altri contesti territoriali, la copertura pubblica si sarebbe fermata al 75%, con un impatto finanziario ben più rilevante per il gestore.
Ora manca solo un ultimo passaggio: l’aggiornamento della convenzione con il Consorzio Industriale per rendere immediatamente operativa l’erogazione dei fondi. Un passo finale che apre una nuova fase per l’Ogliastra, che potrà finalmente contare su uno scalo moderno, funzionale e connesso con il resto dell’isola e della penisola, favorendo crescita economica, attrattività turistica e servizi per i cittadini.

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