130.000 anni fa viveva in Sardegna un elefante nano, alto un metro e mezzo

Curiosità preistorica: in Sardegna camminava un mammut alto come un uomo. Oggi vi raccontiamo tutto di lui!
Sapevate che, molto prima dei nuraghi e ben prima dei primi uomini, la Sardegna era abitata da… un mammut? Ma non uno qualunque: il mammut sardo, un proboscidato in miniatura, alto appena un metro e mezzo al garrese, che vagava per l’Isola circa 130.000 anni fa.
Questo insolito abitante preistorico, noto agli scienziati come Mammuthus lamarmorai, è l’unico mammut endemico d’Italia, una vera rarità del Pleistocene. Era così piccolo da sembrare una versione “bonsai” dei suoi enormi cugini nordici — un adattamento perfetto alla vita isolana, dove le dimensioni contano… ma al ribasso.
I suoi resti fossili sono stati rinvenuti in diversi luoghi della Sardegna, come Tramariglio (Alghero), Funtana Morimenta (Gonnesa) e Capo San Marco nel Sinis, ma l’unico esemplare di cui si conoscono più parti dello scheletro è stato scoperto a Gonnesa alla fine del XIX secolo. Da lì sono emersi frammenti degli arti, del bacino, vertebre, costole e perfino una mandibola. Oggi, copie delle sue zampe anteriori e posteriori possono essere ammirate al Museo PAS-E.A. Martel di Carbonia, mentre i fossili originali, risalenti al Pleistocene Medio, sono custoditi al Naturhistorisches Museum di Basilea, in Svizzera.
A raccontarci questa affascinante storia è il paleontologo Daniel Zoboli, che sottolinea l’importanza di questo ritrovamento: il mammut sardo è non solo un’eccezione scientifica, ma anche un’icona perduta del passato selvaggio e misterioso dell’Isola. Un mammut alto quanto una persona, che camminava sotto lo stesso cielo che oggi sorveglia le spiagge bianche e le montagne granitiche della Sardegna: un promemoria che, milioni di anni prima del turismo e della civiltà, l’Isola era già speciale.

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