Teatro tra le stelle e memorie millenarie: incanto a Villagrande con Marco Baliani e Lucilla Giagnoni al NurArcheoFestival

Il NurArcheoFestival, giunto alla sua XVII edizione, ha riportato la parola viva e la narrazione d’autore nel cuore della civiltà nuragica
Una serata indimenticabile, di quelle in cui il teatro incontra la storia e qualcosa di raro accade. Venerdì 18 luglio, il NurArcheoFestival, giunto alla sua XVII edizione, ha riportato la parola viva e la narrazione d’autore nel cuore della civiltà nuragica, trasformando l’area archeologica di S’Arcu ‘e is Forros, a Villagrande Strisaili, in un palcoscenico carico di suggestione.

Nurarcheofestival Villagrande 2025 PH Anna e Fabrizio Piroddi
Protagonista della serata è stato Marco Baliani, con il suo coinvolgente spettacolo “Quando gli dei erano tanti”, per la regia di Maria Maglietta. Un viaggio narrativo tra le origini del mito e la spiritualità primitiva, che ha saputo fondere con sapienza la forza evocativa del teatro con la profondità del pensiero umano. Baliani ha guidato il pubblico in un percorso intenso, ironico e commovente, interrogandosi – e interrogandoci – sul senso del sacro, sul bisogno di credere, sull’eterna presenza del divino nella vita degli uomini. Le antiche pietre del santuario nuragico sembravano ascoltare in silenzio, partecipe, mentre la voce dell’attore restituiva vita alle memorie millenarie custodite dal sito.
Dopo Baliani, la scena è passata a Lucilla Giagnoni, che ha incantato il pubblico con il suo monologo “Casta Diva”, un’opera potente e visionaria ispirata alla celebre cavatina di Bellini dalla Norma – invocazione alla luna resa immortale dalla voce di Maria Callas. Giagnoni intreccia la figura della divina Callas con quella di Medea, regina mitica e tragica, per esplorare il misterioso intreccio tra arte, amore, cura e distruzione. In questo parallelismo, lo spettacolo indaga la potenza archetipica del femminile, mettendo in luce la capacità di creare e guarire, ma anche i tratti oscuri e devastanti che accomunano queste due icone. La voce dell’attrice, profonda e evocativa, ha risuonato come un’eco nel silenzio notturno del sito, creando un’atmosfera sospesa e coinvolgente.
La serata fresca, limpida, immersa nei profumi della macchia, ha contribuito a creare un clima di raccoglimento e bellezza. Un pubblico numeroso e attento ha seguito con trasporto ogni passaggio dello spettacolo, testimoniando quanto potente possa essere l’incontro tra teatro e archeologia, tra racconto e paesaggio.

Nurarcheofestival Villagrande 2025 PH Anna e Fabrizio Piroddi
Il successo dell’evento è stato reso possibile anche grazie alla preziosa sinergia tra il NurArcheoFestival, Il Crogiolo e Archeonova Srl, la società in house del Comune di Villagrande Strisaili, nata con l’obiettivo di valorizzare e gestire in modo coordinato i siti archeologici del territorio. Archeonova promuove un’offerta culturale ampia e accessibile, fatta di visite guidate, laboratori didattici, percorsi tematici, conferenze ed eventi capaci di rendere questi luoghi non solo spazi da conservare, ma veri e propri centri di incontro, conoscenza e crescita condivisa.
La serata del 18 luglio ha dimostrato, ancora una volta, che è possibile costruire una proposta culturale di alto livello partendo dal territorio e dalla sua storia. A Villagrande il teatro non è stato solo spettacolo: è stato strumento di dialogo con il passato, esperienza collettiva, educazione alla bellezza. Un esempio concreto di come la cultura, se ben coltivata, possa diventare presidio, risorsa e visione per il futuro.

Nurarcheofestival Villagrande 2025 PH Anna e Fabrizio Piroddi

Nurarcheofestival Villagrande 2025 PH Anna e Fabrizio Piroddi

Nurarcheofestival Villagrande 2025 PH Anna e Fabrizio Piroddi
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