Una vecchia laveria in stile liberty abbandonata ma ancora bellissima: dove ci troviamo

Nascosto tra la vegetazione che lentamente lo avvolge, sorge un imponente edificio in stile Liberty, testimone silenzioso di un passato industriale. Chi riconosce questo luogo?
Nascosto tra la vegetazione che lentamente lo avvolge, sorge un imponente edificio in stile Liberty, testimone silenzioso di un passato industriale che ha segnato la storia di Seui. Si tratta della Laveria di San Sebastiano, un tempo parte integrante del bacino carbonifero di “Fundu ‘e Corongiu”.
Costruita nel 1916 e operativa dal 1918, questa struttura aveva il compito di trattare il minerale grezzo proveniente dalla miniera, che giungeva qui tramite una teleferica. Dopo il processo di lavaggio, il carbone veniva caricato sui vagoni diretti ad Arbatax, avviandosi verso il suo destino industriale.
Oggi, la Laveria si erge ancora nei pressi del percorso del Trenino Verde, lungo la linea Mandas-Arbatax. È un’icona del patrimonio minerario sardo, l’unico sito dell’isola – e uno dei pochi in Italia – dove veniva estratta l’antracite. Costruita dalla Società Italiana delle Miniere di Monteponi, rappresenta un frammento della memoria industriale della Sardegna, visibile ancora oggi ai viaggiatori che percorrono questa suggestiva tratta ferroviaria.
Se vi è mai capitato di attraversare la linea Mandas-Arbatax a bordo del Trenino Verde, avrete sicuramente scorto la sua imponente sagoma stagliarsi tra gli alberi, un ricordo tangibile di un’epoca ormai lontana.

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