Una serie di incendi ha colpito nella notte tra il 18 e il 19 febbraio diverse località della Sardegna, distruggendo complessivamente 15 automezzi per la raccolta dei rifiuti. Gli episodi, avvenuti in rapida successione, fanno ipotizzare un’origine dolosa, e sono attualmente oggetto di indagine da parte delle autorità.

Il primo intervento è avvenuto a Iglesias, intorno alle 22:30, quando i Vigili del Fuoco del distaccamento locale sono stati chiamati a domare un incendio che ha coinvolto tre mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti. L’intervento tempestivo ha impedito che le fiamme si propagassero ad altri veicoli, e l’area è stata messa in sicurezza.

A distanza di poche ore, alle 00:50, un secondo rogo si è sviluppato nella zona industriale di Orgosolo, all’interno del piazzale di un’azienda di nettezza urbana. Qui, sette autocompattatori sono stati avvolti dalle fiamme. Sul posto è intervenuta la squadra 1A della sede centrale dei Vigili del Fuoco di Nuoro, che ha impiegato diverse ore per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza l’area.

L’ultimo episodio è stato segnalato all’alba, alle 5:44, lungo la strada provinciale Arzana-Lanusei, dove altri cinque autocompattatori sono stati distrutti dalle fiamme. In questo caso, l’intervento è stato gestito dalla squadra 8A del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Lanusei.

In tutti e tre i casi erano presenti Carabinieri e Polizia, che hanno avviato le indagini per individuare le cause e i responsabili di questi incendi, che si sospetta possano essere di natura dolosa.

Un giovane di 20 anni, sottoposto agli arresti domiciliari in una comunità di Arzana per precedenti episodi di maltrattamenti in famiglia avvenuti a Monserrato, ha messo in atto una fuga spettacolare.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo è scappato sottraendo l’autovettura della struttura in cui era ospitato, insieme ad altri tre detenuti poi immediatamente rintracciati.

La sua fuga, però, è durata poco. Le ricerche, avviate nell’immediato dalla Squadra Mobile di Cagliari, hanno permesso agli agenti di ricostruire gli spostamenti del 20enne e di individuarlo nella serata di ieri all’interno di un’abitazione del capoluogo, dove si nascondeva nel tentativo di evitare i controlli. Il giovane è stato poi arrestato.