Questo evento rappresenta un’importante opportunità per rafforzare l’integrazione tra ospedale e territorio, promuovendo stili di vita sani e aumentando la consapevolezza sui fattori di rischio cardiovascolare modificabili. L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione generale, contribuendo alla prevenzione e alla gestione del rischio cardiovascolare.

Martedì 11 febbraio, dalle 14.30 alle 17.30, sarà possibile sottoporsi a uno screening gratuito presso:

• gli ambulatori della Casa della Comunità San Francesco (ingresso da via Brigata Sassari);
• la Piastra Ambulatoriale dell’Ospedale San Francesco

Prenotazioni dal 6 al 10 febbraio, ore 9.00-13.00, telefonando al numero 0784 240805 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

Le visite prevedono un elettrocardiogramma e un eco-cardiogramma, con l’obiettivo di individuare precocemente i pazienti a rischio di complicanze cardiovascolari e fornire consigli e raccomandazioni personalizzate.

L’iniziativa è rivolta agli adulti residenti nella ASL di Nuoro. Sono disponibili circa 60 slot di prenotazione, di cui 45 presso la Piastra Ambulatoriale del San Francesco.

A Onifai vive Tzia Luisa Manca, una nonnina straordinaria di 106 anni, lucidissima ma con difficoltà a spostarsi. Eppure, per non perdere la pensione, si è trovata costretta a compiere una piccola odissea burocratica: recarsi di persona alle Poste per autenticare una firma.

La famiglia, con non pochi sforzi, l’ha accompagnata in auto fino all’ufficio postale, sostenendola passo dopo passo in un viaggio che a quell’età diventa un’impresa.

Nonostante tutto, Tzia Luisa non si è persa d’animo: ha firmato, sorriso e affrontato la situazione con la calma e la saggezza di chi ha attraversato più di un secolo di vita. A denunciare la vicenda è stato il sindaco di Onifai, Luca Monne, definendo l’obbligo “assurdo e privo di buon senso”, mentre Poste Italiane si è poi scusata per l’accaduto, parlando di un disguido.

Una storia che fa sorridere e riflettere allo stesso tempo, simbolo di un Paese che a volte dimentica la fragilità dei suoi cittadini più anziani.