A soli 42 anni, Giulia Mura è una figura di riferimento nel panorama imprenditoriale sardo e oggi trova spazio tra le prestigiose pagine de Il Sole 24 Ore. Questo riconoscimento premia anni di dedizione e passione verso la sua terra, l’Ogliastra, dove Giulia vive e lavora.

Giulia guida con successo l’azienda di famiglia, Pelau, un’impresa che ha trasformato radicalmente grazie a una visione ecosostenibile e orientata alla qualità. I premi ricevuti per il lavoro svolto sono innumerevoli, tra cui il prestigioso Oscar Green, riconoscimento che celebra l’innovazione in agricoltura.

L’azienda Pelau non è una realtà agricola come le altre: sotto la guida di Giulia, è diventata un modello di sostenibilità. Produce olio, vino e prodotti per l’agricosmesi con un approccio a basso impatto ambientale, basato su macchinari innovativi e sull’utilizzo di risorse circolari. L’azienda è in fase di conversione al biologico, dimostrando una forte attenzione verso la salute dei consumatori e il rispetto dell’ambiente.

Con cinquanta ettari di vigneti, dove predominano le uve di Cannonau (90%) e altre varietà internazionali, e circa trenta ettari di ulivi secolari nel Pardu, Pelau produce un olio d’oliva di altissima qualità. Questo prodotto ha ottenuto un riconoscimento speciale entrando nel progetto Aristoil dell’Università di Atene, che valorizza gli oli dalle eccellenti proprietà salutistiche.

Giulia Mura non si limita a produrre vino e olio, ma guarda anche al futuro della sostenibilità. «Recuperiamo gli scarti e produciamo biomasse e biogas, in un’ottica di economia circolare», spiega l’imprenditrice, sottolineando l’importanza di un approccio integrato per ridurre gli sprechi e salvaguardare l’ambiente.

Oltre a essere alla guida dell’azienda Pelau, Giulia ricopre ruoli di primo piano a livello associativo. È delegata regionale dell’Associazione Donne dell’Olio, impegnata a valorizzare l’olio d’oliva e il contributo delle donne in agricoltura. Partecipa attivamente a eventi di rilevanza nazionale, come quello che si tiene oggi presso la Fondazione di Sardegna, incentrato sull’associazione Sardegna Donna e sull’imprenditoria femminile.

Essere raccontata da una testata autorevole come Il Sole 24 Ore conferma il valore del suo lavoro. Giulia Mura rappresenta un simbolo di cambiamento e resilienza: un’imprenditrice capace di innovare e, al contempo, di mantenere un profondo legame con il territorio. La sua visione, orientata alla qualità e alla sostenibilità, la rende un esempio per le nuove generazioni di imprenditori.

Grazie al suo impegno e ai risultati ottenuti, Giulia sta tracciando un nuovo modello di impresa, che unisce eccellenza produttiva, rispetto per l’ambiente e promozione delle tradizioni sarde.

La foto del giorno è dedicata al suggestivo presepe della chiesa di Lotzorai, un diorama realizzato interamente a mano che unisce arte, fede e profondo significato simbolico. Per la parrocchia di Sant’Elena Imperatrice si sono messi al lavoro i membri del Gruppo del Presepe di Lotzorai, che con passione e grande cura artigianale hanno dato vita a un’opera di forte impatto emotivo.

Ogni dettaglio racconta un messaggio: il ponte, elemento centrale del presepe, è simbolo di unione tra i popoli, di incontro e di dialogo, mentre Gesù Bambino è posto a rappresentare i più deboli, i poveri, coloro che spesso vivono ai margini della società, anche sotto i ponti, ricordando a tutti il vero significato del Natale.

Il risultato è un presepe capace di riportare al centro i valori della solidarietà e dell’accoglienza.