Un viaggio affascinante nella storia della Sardegna è andato in onda ieri, domenica 8 dicembre, alle 9:30 su Rai Tre Sardegna, con il programma Turris e Biddas. Ideato e condotto dal giornalista divulgatore Fausto Orrù, il programma ha dedicato una puntata speciale alla suggestiva Torre di San Miguel, simbolo di Arbatax e preziosa testimonianza del patrimonio storico e culturale dell’isola.

La puntata ha portato gli spettatori alla scoperta di questa imponente torre costiera, costruita nel XVII secolo per difendere la costa dalle incursioni nemiche. Situata in una posizione strategica, la Torre di San Miguel non è solo un baluardo architettonico, ma anche un simbolo identitario per la comunità di Arbatax e Tortolì.

La narrazione è stata arricchita da interventi di esperti e artisti che hanno regalato profondità e fascino al racconto:

• Nicola Dessì, archeologo, ha svelato i segreti e le curiosità legate alla storia della torre, illustrandone il ruolo nelle dinamiche difensive e sociali dell’epoca.
• Nicola Agus, compositore, ha accompagnato il viaggio con le sue evocative melodie, capaci di amplificare la magia del luogo e trasportare il pubblico in un’atmosfera senza tempo.
• Luciana Ledda, attraverso il linguaggio dei segni (LIS), ha reso il programma accessibile, garantendo una fruizione inclusiva per tutti.

Prodotto da Rai Sardegna sotto la curatela di Vito Biolchini, Turris e Biddas si conferma un format capace di raccontare le ricchezze della Sardegna con uno stile coinvolgente e didattico. L’attenzione dedicata alla Torre di San Miguel è parte di un più ampio obiettivo: valorizzare il patrimonio storico e culturale delle comunità locali, intrecciando storia, arte e tradizioni.

Questa puntata di Turris e Biddas non è stata solo un’occasione per approfondire la conoscenza della Torre di San Miguel, ma anche per riscoprire il legame profondo tra il monumento e la comunità di Arbatax e Tortolì. Per chi si fosse perso la messa in onda, si consiglia di consultare i canali Rai per eventuali repliche o contenuti on-demand.

Il viaggio nelle meraviglie della Sardegna continua, promettendo altre emozionanti tappe attraverso le torri e biddas che custodiscono i segreti del passato dell’isola.

Si chiama Cuorgiver il nuovo progetto dedicato ai caregiver familiari, realizzato grazie al Bando socio-sanitario 2023 della Fondazione Con il Sud. L’iniziativa, coordinata dalla cooperativa sociale Amos in rete con dieci partner tra cui la Diocesi di Lanusei, offre percorsi di supporto per alleviare il carico assistenziale e potenziare i servizi per le persone assistite.

Il progetto, della durata di 36 mesi, si rivolge a 50 caregiver di familiari con demenza senile, Alzheimer o autismo. A Tortolì è già operativo un centro di ascolto e supporto, aperto tre giorni alla settimana presso l’Auditorium Fraternità negli spazi Caritas, dove le famiglie possono ricevere orientamento sui servizi sanitari, informazioni sui diritti dei malati e confronto con operatori esperti delle associazioni Nel mondo di Giò e La soffitta di Peo. Il centro funge anche da osservatorio per raccogliere dati sui bisogni dei caregiver e dei malati, con l’obiettivo di offrire risposte sempre più mirate.

Oltre al sostegno quotidiano, il progetto prevede attività culturali, musicali, sportive e di lettura a domicilio, visite guidate ai musei del territorio e convegni sul tema dei caregiver. A partire da gennaio saranno attivate anche attività di animazione e formazione rivolte ai caregiver, alle imprese e agli enti pubblici sul welfare aziendale, per permettere ai familiari di accedere ai servizi senza dover abbandonare il lavoro.

Ad oggi, sono stati accolti 15 caregiver, con l’obiettivo di raggiungere 50 beneficiari entro la fine del triennio.